ATRI
Liceo scientifico sportivo: 46 nuovi iscritti, ma 20 restano fuori
L'Ufficio scolastico regionale dice no alla formazione di due classi: in prima entreranno solo 26 studenti dopo una selezione. Il sindaco Ferretti scrive al ministro dell'Istruzione: "Sconvolgente negare la scelta dell'indirizzo preferito"
ATRI. Effettuare una preiscrizione per un indirizzo di studi regolarmente attivo nell'istituto scolastico prescelto e, a causa di un sovrannumero di iscritti, ritrovarsi a dover superare una selezione con il rischio di dover ripiegare su un altro indirizzo o di dover scegliere un'altra città. Accade ad Atri, protagonisti 46 studenti che vogliono iscriversi al Liceo scientifico a indirizzo sportivo dell'IIS Adone Zoli. Viene però negata la possibilità di dare vita a due classi per il prossimo anno scolastico.
Il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, ha quindi scritto una lettera al ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi. Il numero degli studenti è eccessivo per una sola classe, ma l'Ufficio scolastico regionale ha negato la possibilità di dare vita a due classi prime per la prossima annualità, per cui - è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa in Comune - i 46 studenti iscritti saranno chiamati per una selezione e circa 20 di loro resteranno fuori, vedendosi negato il proprio diritto allo studio.
Dopo aver scritto lo scorso 5 febbraio all'Ufficio scolastico regionale "senza ottenere risposta e apprendendo la notizia da una dirigente qualche giorno fa", il sindaco ha deciso di informare il ministro. A proposito dell'interessamento del Comune, il primo cittadino spiega che l'ente "sin dalla prima istituzione del Liceo ad indirizzo sportivo, ha attuato una serie di investimenti tesi a incoraggiare lo sviluppo di tale indirizzo".
Ferretti si definisce "basito e sconvolto: il fatto che un istituto della città di Atri raccolga così tanti iscritti - dice - è solo una notizia positiva che deve rallegrarci e devono essere messe in campo tutte le azioni per accogliere al meglio gli studenti. Invece si nega loro il diritto a scegliere, come hanno potuto fare i loro coetanei, il proprio indirizzo di studi preferito".
Il presidente della Regione, Marco Marsilio, si schiera dalla parte del sindaco di Atri. “La Regione Abruzzo sostiene le ragioni del sindaco di Atri e degli studenti che hanno scelto l’iscrizione al liceo scientifico a indirizzo sportivo per l’anno scolastico 2021/22. È paradossale che ormai da troppi anni ci si ritrovi quasi sempre a dover chiudere classi o intere scuole perché gli alunni diminuiscono, soprattutto nelle aree interne dove non reggono determinati parametri, e quando invece ci sono richieste importanti si costringono i ragazzi a scegliere altri indirizzi o altri luoghi. Il sindaco ha pienamente ragione nella sua protesta e noi sosterremo insieme a lui, nei confronti del Ministro dell’Istruzione, questa protesta affinché autorizzi l’apertura della seconda classe così da consentire la frequenza a tutti gli studenti che desiderano iscriversi. Un liceo sul quale intanto la Regione Abruzzo era già all’opera per chiedere il riconoscimento del convitto e potenziare ulteriormente questa importante e apprezzata istituzione scolastica”.