«No ad assessori e consiglieri nella Pro loco»
Il Pd: è inopportuna la presenza di Tommolini e Lattanzi nel direttivo dell’associazione
MARTINSICURO. «La presenza di assessore e consigliere comunale nel direttivo della Pro loco di Martinsicuro la riteniamo fuori luogo nel contesto in cui opera l’associazione». Così il Pd truentino dopo la nomina del direttivo della Pro loco, in cui figurano l’assessore al bilancio Alduino Tommolini e la consigliera di minoranza Simona Lattanzi.
Si legge nella nota del circolo dei Dem, guidato dalla segretaria Martina Costantini: «Abbiamo appreso nei giorni scorsi del rinnovo delle cariche in seno alla Pro loco di Martinsicuro, riteniamo tale ente un valido e costruttivo apparato. Nel determinare questa nostra convinzione ci viene in aiuto la pluralità di progetti e iniziative di cui sono portatrici ben due Pro loco nel nostro comune, una a Martinsicuro e una a Villa Rosa. Auspichiamo che il rinnovo di fiducia espresso con la rielezione del presidente uscente Franco Consorti sia sempre più espressione di una gestione indirizzata a cogliere l’interesse complessivo della comunità martinsicurese. Non ci sfugge però la presenza nel direttivo dell'assessore al bilancio nell’attuale giunta Vagnoni e della consigliera comunale Simona Lattanzi, ex candidata sindaca della coalizione di centrosinistra, che si appresta ad assumere l’incarico di tesoriera della Pro loco stessa. Riteniamo che la presenza di consiglieri comunali e membri della giunta, con ampie deleghe operative, in un ente le cui finalità dovrebbero essere avulse al confronto e alla diatriba politica, sia del tutto inopportuna, fuori luogo e non in linea con il mandato elettorale ricevuto, ancor più se trattasi di un assessore al bilancio della giunta attualmente in carica».
Il Pd conclude: «Per quanto concerne la rappresentanza nel sopracitato direttivo della compagine della sinistra martinsicurese, il Pd intende affermare, a scanso di equivoci, che per quanto lo riguarda non ha delegato alcun consigliere a rappresentarne le istanze e i progetti, proprio per le motivazioni di cui sopra, in alcuna sede extra consiliare».
Sandro Di Stanislao