Ponzano, la frana si ferma Ora si pensa a ricostruire
Il sindaco Di Pietro: «Stiamo valutando con i tecnici dove collocare le nuove case Chi le ha perse vuole restare vicino alla parte della frazione che si è salvata»
CIVITELLA DEL TRONTO. La frana di Ponzano finalmente arresta la sua corsa e Civitella guarda al futuro. Quello della ricostruzione, della gente che non si arrende e dei turisti che tornano ad ammirare le bellezze di uno dei borghi più suggestivi d’Abruzzo. Dice il sindaco Cristina Di Pietro, combattiva amministratrice pronta a scommettere che entro due anni tutto potrà essere ricostruito: «I monitoraggi tecnici della frana continuano ma ormai il movimento si è interrotto. Ora guardiamo al futuro, alla ricostruzione di Ponzano. Stiamo valutando con i tecnici le soluzioni migliori sulla delocalizzazione. Dobbiamo studiare delle soluzioni con l’ufficio per la ricostruzione ma io credo che i tempi non potranno essere più di un paio d’anni: bisogna urbanizzare l’area individuata e ricostruire le case. L'emendamento che c’è stato prevede la copertura economica della ricostruzione degli edifici interessati dai movimenti franosi anche attraverso la delocalizzazione e questo per noi è di fondamentale importanza perchè significa che la gente avrà i fondi per rifare le abitazioni. Una cosa posso dire: la delocalizzazione non avverrà lontano da Ponzano». E appena due mesi dopo la frana gli amministratori hanno già raccolto le istanze dei cittadini, messo nero su bianco un calendario di priorità e interventi con tanto di schede tecniche per essere subito operativi. «Perchè noi siamo già ripartiti», continua il sindaco, «guardiamo al futuro e siamo pronti per la ricostruzione. L’emergenza terremoto e frane ci ha resi ancora più forti nella volontà. Ora speriamo solo che la burocrazia non rallenti tutto».
E nel penultimo consiglio comunale il primo cittadino ha relazionato, dati alla mano, su quelle che sono state le emergenze terremoto, neve e frane. «Sono ancora in corso di completamento», ha puntualizzato il sindaco, «le verifiche di agibilità sugli immobili». I 130 sfollati della frana, tutti coloro che da un momento all'altro hanno dovuto abbandonare le loro case, ora sono in autonoma sistemazione tra alloggi presi in affitto e sistemazione in alcuni hotel della zona. Molti di quelli che hanno scelto l’autonoma sistemazione hanno preso in affitto abitazioni nel centro di Ponzano, il borgo abitato che non è stato toccato dal movimento franoso. Perchè è qui che la gente vuole restare in attesa di ricostruire le proprie case.(d.p.)
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