cerimonia a prati di tivo

Riaperta la super cabinovia che porta alla Madonnina

PIETRACAMELA. Un inizio di stagione tormentato, quello per la cabinovia dei Prati di Tivo. Dopo i ritardi nel collaudo,dalla scorsa settimana l’impianto di risalita è attivo. Ieri mattina c’è stata l’...

PIETRACAMELA. Un inizio di stagione tormentato, quello per la cabinovia dei Prati di Tivo. Dopo i ritardi nel collaudo,dalla scorsa settimana l’impianto di risalita è attivo. Ieri mattina c’è stata l’inaugurazione ufficiale, che ha rischiato di saltare. L’impianto è rimasto praticamente fuori uso fino alle 12: è tornato a pieno regime giusto in tempo per la fine del convegno legato all’inaugurazione e quindi per il viaggio delle autorità. Probabilmente un fulmine durante un temporale venerdì pomeriggio ha fatto saltare parte dell’impianto elettrico di sicurezza. E ieri mattina, quando i tecnici hanno tentato di rimettere in funzione la cabinovia, hanno avuto la brutta sorpresa. E’ stato necessario controllare l’impianto di ogni pilone per scoprire dove era il guasto e alle 12 l’impianto è tornato a girare.

Al convegno dell’hotel Miramonti hanno partecipato l’assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio, il presidente della Provincia Valter Catarra, il sindaco di Pietracamela Antonio Di Giustino, il presidente del Bim Franco Iachetti, quello della Gran Sasso teramano Marco Bacchion col direttore Marsili. Ovviamente c’era il presidente del consorzio degli operatori turistici dei Prati, che ha rilevato la gestione degli impianti, Mauro Carnovale. La cabinovia sarà aperta tutta l’estate con orario 8-16,30 e il consorzio ha varato pacchetti soggiorno-cabinovia che prevedono sconti, pubblicati sul sito www.pratiditivo.net. Imponente anche la campagna pubblicitaria non solo in Abruzzo, ma anche per riconquistare il bacino di Roma e dintorni. «L’auspicio è che questo consorzio continui a gestire gli impianti», osserva Di Giustino, «per la prima volta si sono messi d'accordo tutti gli albergatori ed è questa la strada giusta: solo associandosi si può fare una gestione proficua del territorio».

Piuttosto ora c’è da risolvere un’altra emergenza: la scadenza, fra qualche mese, della vita dell’impianto di risalita “Doppio jolly”, molto utilizzato dalle scuole di sci. Bisogna trovare almeno 700mila euro prima dell’inverno, e per ora non si sa dove. (a.f.)

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