Strage di alberi, blackout e crolla la copertura di una chiesa a Campli
Il sindaco del Comune farnese: «Ho chiesto lo stato di calamità» A Corropoli si staccano parti del tetto di un capannone artigianale
TERAMO. Più di quaranta interventi dei vigili del fuoco per il vento forte che tra giovedì sera e ieri mattina ha colpito tutta la provincia, in particolare l’entroterra e la Val Vibrata. Le raffiche hanno provocato blackout e distacchi continui di corrente con danni alle utenze, alberi sradicati, tetti divelti, caduta di cartelloni pubblicitari, comignoli e coperture e altri danni che mano a mano si vanno contando.
Tra i comuni più martoriati Campli, dove l’amministrazione del sindaco Federico Agostinelli ha chiesto lo stato di calamità naturale e adottato provvedimenti per fronteggiare l'emergenza, tra cui l'ordinanza di chiusura della strada Ranuccio I Farnese e l'immediata attivazione del Coc (centro operativo comunale), con due numeri verdi dedicati alle segnalazioni dei cittadini che sono arrivate numerose. Si contano, infatti, ingenti danni al patrimonio pubblico e privato, oltre a tanti rami caduti sulle strade e la caduta di una porzione della copertura provvisoria della chiesa di San Giovanni Battista nella frazione di Castelnuovo, che è stata scaraventata in strada e su un edificio di civile abitazione. La forza del vento ha provocato anche la caduta di elementi della copertura all’interno della navata dell’edificio di culto. Agostinelli ha fatto sapere che «la chiesa di San Giovanni è a carico della parrocchia e della Curia, già sollecitate ad adempiere in tal senso con apposita ordinanza. L'amministrazione è impegnata da ore e senza sosta in sopralluoghi sul territorio effettuando tutti i primi interventi necessari per la messa in sicurezza del territorio e per tutelare l’incolumità dei cittadini».
Ieri mattina i vigili del fuoco del distaccamento di Nereto hanno rimosso alcune porzioni della copertura che si sono staccate da un edificio artigianale in via Flaiano, in zona Santa Scolastica di Corropoli. I vigili del fuoco sono stati impegnati nella rimozione di alberi caduti e rami pericolanti un po' ovunque, come sulla statale 80 tra le frazioni montoriesi di San Mauro e Villa Brozzi e tra Isola e Fano a Corno. A Montorio, Canzano, alcuni comuni della Valle Siciliana e gran parte dell’area montana Gran Sasso-Laga è mancata la corrente con distacchi continui che hanno provocato danni alle utenze e riacceso le proteste per un disservizio che si verifica di frequente. Già la settimana scorsa i residenti avevano lamentato i distacchi continui a causa dei lavori di ammodernamento delle linee, ma giovedì sera, ieri notte e parte della mattina la situazione è stata fuori controllo. “Metti corrente, togli corrente, non se ne può più”, “Quarto mondo, ci aspetta un inverno da paura”, “Benvenuti nel Medioevo, sbalzi continui, se si brucia qualcosa che paghi l’Enel”, “Poi ce le ricomprano loro le schede dei termosifoni”, “Ma che sta facendo l’Enel, va via la corrente ogni due minuti”, alcuni dei commenti inferociti sui social. L'energia elettrica è tornata nella tarda mattinata di ieri con il ripristino dei guasti operato da squadre anche da fuori regione.
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