TERAMO / L'INCHIESTA
Suicida come la sorella, il marito accusato di maltrattamenti
Avviso di garanzia in previsione dell’autopsia che sarà affidata oggi. La Procura ha aperto un fascicolo anche per responsabilità per dolo o per colpa
TERAMO. «Indagato per il delitto dell’articolo 42 comma 3 e 572 c.p. accertato in Teramo il 13-02-2020»: le parole piovono secche e dure, come in tutti gli atti giudiziari. Ma i passaggi obbligati delle inchieste scandiscono tragedie. Come quella di Simona Viceconte, la 45enne mamma teramana che giovedì si è tolta la vita un anno dopo la sorella maratoneta.
La Procura ha aperto un fascicolo e in previsione dell’autopsia ha inviato un avviso di garanzia al marito della donna con due ipotesi di reato. Il magistrato contesta il 572, i maltrattamenti, e l’articolo 42, comma 3. L’articolo è quello che riguarda la responsabilità per dolo o per colpa con il comma 3 che disciplina la cosiddetta responsabilità obiettiva od oggettiva. Tecnicismi giuridici che a leggere tra le righe del codice nascondono una prima ricostruzione, al momento solo ipotetica: un suicidio da mettere in collegamento con i maltrattamenti in un nesso di causalità e in concorso con altre cause. Per ora la ricostruzione di una vicenda rimbalzata sulle cronache nazionali è affidata ai primi atti giudiziari che, molto probabilmente, nascono anche dal contenuto di alcune lettere che la donna ha lasciato ai familiari e in particolare alle figlie. L’avviso di garanzia è un atto dovuto in presenza di un accertamento irripetibile come un’autopsia che consente all’indagato di nominare un proprio consulente. L’indagine, avvolta da uno stretto riserbo come la vicenda impone, è del pm Enrica Medori che questa mattina affiderà l’autopsia all’anatomopatologo Giuseppe Sciarra. In quella sede l’uomo, assistito dall’avvocato Odette Frattarelli, potrà nominare un suo consulente. Nel primo pomeriggio di giovedì Simona Viceconte si è tolta la vita con un foulard stretto alla gola nella tromba delle scale della palazzina in cui abitava, a Colleatterrato Basso. Un anno fa, il 10 febbraio del 2019, la sorella Maura si era tolta la vita a 51 anni nel cortile di casa a Chiusa San Michele, nel Torinese. In passato era stata una campionessa internazionale dell’atletica leggera, maratoneta e mezzofondista tuttora detentrice del record italiano su 10mila metri.
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