Teramo, 18 anni alla badante etiope che uccise la collega eritrea

13 Marzo 2012

Tereke Lema Alefech, etiope di 55 anni,è stata condannata per l'omicidio nell'ottobre del 2010 di Gabriella Baire, 63 anni, uccisa a sprangate nel sottotetto di un condominio di via Pannella

TERAMO. Diciotto anni di reclusione e una provvisionale di 50mila euro alla famiglia della vittima, che si è costituita parte civile. Questa la condanna inflitta dalla Corte d'Assise di Teramo a Tereke Lema Alefech, la badante etiope di 55 anni che nell'ottobre del 2010 uccise a sprangate la collega eritrea Gabriella Baire, 63 anni, nel sottotetto di un condominio di via Pannella a Teramo. I giudici hanno escluso l'aggravante della premeditazione ma riconosciuto quella dei futili motivi.

Il pubblico ministero Davide Rosati, al termine della discussione, aveva chiesto 16 anni e otto mesi di reclusione; l'avvocato dell'imputata, Maria Assunta Chiodi, aveva chiesto l'assoluzione per infermità mentale. Secondo la difesa, la perizia psichiatrica cui è stata sottoposta Tereke Lema Alefech - e che l'ha dichiarata capace di intendere e di volere - è stata inadeguata. Nel preannunciare ricorso in appello, l'avvocato Chiodi ha dichiarato che chiederà un'altra perizia.

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