Teramo, 18 anni alla badante etiope che uccise la collega eritrea
Tereke Lema Alefech, etiope di 55 anni,è stata condannata per l'omicidio nell'ottobre del 2010 di Gabriella Baire, 63 anni, uccisa a sprangate nel sottotetto di un condominio di via Pannella
TERAMO. Diciotto anni di reclusione e una provvisionale di 50mila euro alla famiglia della vittima, che si è costituita parte civile. Questa la condanna inflitta dalla Corte d'Assise di Teramo a Tereke Lema Alefech, la badante etiope di 55 anni che nell'ottobre del 2010 uccise a sprangate la collega eritrea Gabriella Baire, 63 anni, nel sottotetto di un condominio di via Pannella a Teramo. I giudici hanno escluso l'aggravante della premeditazione ma riconosciuto quella dei futili motivi.
Il pubblico ministero Davide Rosati, al termine della discussione, aveva chiesto 16 anni e otto mesi di reclusione; l'avvocato dell'imputata, Maria Assunta Chiodi, aveva chiesto l'assoluzione per infermità mentale. Secondo la difesa, la perizia psichiatrica cui è stata sottoposta Tereke Lema Alefech - e che l'ha dichiarata capace di intendere e di volere - è stata inadeguata. Nel preannunciare ricorso in appello, l'avvocato Chiodi ha dichiarato che chiederà un'altra perizia.
Il pubblico ministero Davide Rosati, al termine della discussione, aveva chiesto 16 anni e otto mesi di reclusione; l'avvocato dell'imputata, Maria Assunta Chiodi, aveva chiesto l'assoluzione per infermità mentale. Secondo la difesa, la perizia psichiatrica cui è stata sottoposta Tereke Lema Alefech - e che l'ha dichiarata capace di intendere e di volere - è stata inadeguata. Nel preannunciare ricorso in appello, l'avvocato Chiodi ha dichiarato che chiederà un'altra perizia.
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