Tortoreto, presenze in flessione ma rimane la regina della costa
Finora i pernottamenti dell’anno sono 575mila tra settore alberghiero ed extralberghiero L’amministrazione corregge i dati dell’opposizione (molto inferiori) anche se ammette il calo
TORTORETO. Tortoreto regge l’urto della crisi del settore turistico, che in Abruzzo segna un calo. E, nonostante la flessione abbia colpito anch’essa, la città della Sirena si conferma la prima della classe fra le sette sorelle teramane. Le presenze complessive per il 2024, aggiornate a ottobre, per il Comune sono 575.374 fra alberghiero ed extralberghiero. Nel 2023 Tortoreto aveva totalizzato (escluse le presenze in appartamento), secondo i dati Istat, 551mila presenze fra italiani e stranieri su base annua. Era stata la migliore performance dei sette comuni costieri, seconda a quota 528mila Giulianova. Quest’anno complessivamente, secondo i dati in possesso del Comune di Tortoreto, la flessione c’è stata. Ma i numeri comunque migliori rispetto alle località vicine diventano la risposta all’opposizione consiliare, che aveva segnalato la crisi del turismo frutto di alcune inefficienze o mancate strategie politico-economiche da parte dell’amministrazione comunale.
L’assessore al turismo Giorgio Ripani corregge innanzitutto il tiro delle consigliere Libera D’Amelio e Martina Del Sasso: «Le presenze complessive per il 2024 non sono 490.494, come asserito dalla minoranza, bensì 575.374. L’Istat non ha ancora diffuso i numeri abruzzesi per l’intera estate appena trascorsa, tuttavia dall’anticipazione dei provvisori di giugno emerge come la costa teramana segni un calo pari al -3,98%, confermando comunque Tortoreto come località principale per numero di pernottamenti». Ripani ricorda che «il coinvolgimento delle categorie locali è stato istituzionalizzato, dal 2018, nel Comitato turistico permanente, dove, tra operatori ed esperti, siede anche un rappresentante nominato proprio dalla minoranza, che non ha riportato nella sede deputata alcuna delle proposte avanzate dall’opposizione e non ha rilevato alcun particolare allarme circa la questione delle presenze. Al contrario, ha definito la situazione di Tortoreto analoga se non addirittura meno grave rispetto a quella di altre località balneari simili o vicine, rilevando anche un aumento del fatturato». Quanto alle tariffe agevolate, «non possono e non debbono riguardare l’amministrazione comunale, non autorizzato a sostituirsi all’imprenditoria locale e notoriamente non deputato alla commercializzazione di pacchetti vacanza. Concordo sull’importanza del dialogo nell’azione amministrativa», conclude Ripani, «mi rendo disponibile, perciò, ad avviarlo con la spiegazione dei dati corretti nonché delle tante e differenziate iniziative che il Comune di Tortoreto ha realizzato e continuerà a sviluppare nel campo turistico».
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