CELLINO ATTANASIO

Travolto dal trattore che si sfrena, Mauro Cerqueti lascia moglie e due figli

16 Marzo 2025

Aveva 50 anni. Stava lavorando sui terreni di famiglia, era sceso per sganciare la pala. Faceva l’operaio, ma amava la terra

CELLINO ATTANASIO. Un lavoro fatto tante altre volte su quel terreno di proprietà di famiglia in cui Mauro Cerqueti, 50 anni compiuti lunedì scorso, trascorreva tutto il tempo libero. Perché lui, un lavoro da operaio e un amore sconfinato per la famiglia, era un innamorato della terra.

Anche ieri mattina presto, dopo essere uscito dalla sua casa di Castelnuovo Vomano, aveva raggiunto l’appezzamento di terreno ed era salito sul trattore nell’azienda agricola di famiglia, a Cellino Attanasio. L’incidente non gli ha dato scampo: il mezzo cingolato si è sfrenato travolgendolo dopo che lui era sceso molto probabilmente – questa una prima ricostruzione dei carabinieri – per staccare la pala escavatrice montata nella parte anteriore del trattore. I primi soccorsi sono arrivati da un familiare che ha bloccato il mezzo e ha subito chiesto aiuto. In poco tempo sono arrivate le ambulanze del 118, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

La tragedia si è consumata in pochi attimi in località Feudi, una contrada di Cellino Attanasio, dove si trova l’azienda agricola di proprietà della famiglia. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri l’uomo in quel momento aveva fermato il mezzo ed era sceso per staccare la pala escavatrice: probabilmente a causa di un guasto del freno il trattore si è sfrenato, si è spostato in retromarcia travolgendolo e uccidendolo sul colpo. Il primo ad intervenire è stato un familiare che si trovava nella zona e che è riuscito a bloccare il mezzo e a chiedere aiuto. Sul posto, oltre alle ambulanze, sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale dei pompieri. Gli operatori sanitari hanno provato a rianimarlo, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare: troppo gravi i traumi riportati. Il sostituto procuratore di turno, dopo aver disposto una ispezione cadaverica, non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia e ha dato il nulla osta per la sepoltura.

I successivi rilievi dei carabinieri serviranno per ricostruire con esattezza la dinamica dell’infortunio agricolo i cui perché diventeranno i numeri di una statistica che conta ancora troppe vittime. Gli ultimi rapporti delle organizzazioni di categoria a livello nazionale indicano una media di 150 morti all'anno, con un picco massimo di 171 nel 2019 e un minimo di 137 nel 2022, che si traduce in una vittima ogni 2,4 giorni. Ancora una volta il settore agricolo si conferma uno dei più rischiosi così come da tempo denunciano le varie associazioni di categoria.

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