Pescara-Vis Pesaro 2-2, LE PAGELLE: il cuore biancazzurro va oltre gli ostacoli

I ragazzi di Baldini dimostrano grande carattere. Nonostante l’inferiorità numerica ( e pur soffrendo) il Delfino non smette mai di essere pericoloso e alla fine trova il meritato pareggio con Lancini, uomo della provvidenza biancazzurra. Bene anche Ferraris
PESCARA. Dopo l’1-2 dell’ex Pucciarelli sembrava finita. E invece il Pescara ritrova quel carattere che lo aveva contraddistinto nella prima fase della stagione trovando un pareggio non scontato. Sugli scudi Ferraris (alla quarta rete in una settimana), l’autore del gol Lancini e Plizzari, portiere di livello superiore alla categoria. Capitolo arbitraggio: meglio sorvolare. In attesa della partita della Torres (in trasferta domani contro la Pianese) il Delfino rimane al terzo posto.
LE PAGELLE
PLIZZARI: 7. Sui due gol è incolpevole. Nel primo il tiro da distanza ravvicinata trova la deviazione di un difensore biancazzurro e diventa imparabile. Stessa storia per il secondo gol firmato dall’ex Pucciarelli. Per il resto compie un paio di interventi provvidenziali. In particolare, la parata dalla quale poi nasce il tap-in in fuorigioco di Nicastro (gol annullato) è clamorosa. Portiere di categoria superiore.
LETIZIA: 6,5. Buona prestazione del terzino ex Carpi. La tecnica c’è, e si vede. Dribbla, smista i palloni e batte i calci piazzati. Bella prova. PIEROZZI (dentro al 71’): 6. Dà il suo contributo;
BROSCO: 6,5. Capitano vero. In più di un’occasione va vicino al gol. Che gli annullano per un fuorigioco molto dubbio. In ogni caso, prova stoica.
PELLACANI: 5. Forse il rosso è esagerato, ma lui non deve lasciarsi trascinare. L’espulsione cambia gli equilibri di una partita che sembrava indirizzata verso la vittoria.
MORUZZI: 6.5. Ha qualche responsabilità sul primo gol della Virtus. Di Paola fa tutto sulla sua fascia. Ci mette, però, qualità sfornando l’assist per il pareggio di Ferraris.
VALZANIA: 6. Da uno come lui ci si aspetta sempre che sia decisivo. La tecnica c’è, ma il ritmo è un po’ compassato. Baldini lo toglie dopo il gol di Pucciarelli. KRAJA (dentro al 59’): 6. Entra quando c’è da soffrire per dare equilibrio alla squadra. Fa legna. Difficile fraseggiare in inferiorità numerica.
SQUIZZATO: 6. Non male. Imposta bene il gioco. Finché non arriva l’espulsione di Pellacani, il Pescara gira bene il pallone. Ed è anche merito suo. TONIN (dentro al 59’): 6. Baldini sceglie lui per provare a rimontare il gol di svantaggio. Ci mette la solita grinta. E la solita imprecisione.
DAGASSO: 6.5. Ormai è una sicurezza. Gioca bene. Qualitativamente e quantitativamente. Sgroppa da una parte all’altra del campo e col pallone coi piedi è bello da vedere. Non è un supereroe: non può essere sempre decisivo. MEAZZI (dentro al 71’): 5,5. Non entra male, ma mezzo voto in meno per quel contatto in area su Okoro che poteva costare caro alla sua squadra.
FERRARIS: 7. E’ in un periodo magico. Quarta rete in una settimana e ottavo in stagione. Baldini gli dà continuità da titolare (mai successo fino all’ultima settimana) e lui ripaga con gol a raffica. Forse l’attaccante tanto atteso era già in casa.
ALBERTI: 5.5. Piano piano sta ritrovando la forma. La sua presenza in campo allegerisce il lavoro dei compagni di reparto, ma è pur vero che perde tutti i contrasti con Coppola fino a quando non è sostituito per mettere una pezza all’espulsione di Pellacani. LANCINI (dentro al 39’): 7. Uomo della provvidenza. Segna un gol da condor, con un colpo che lo fa assomigliare più a un attaccante che a un difensore. A parte la rete, sfodera una bella prova difensiva insieme a Brosco, in una gara a lunghi tratti di sofferenza. Alla prossima avrà una chance da titolare. Che le gerarchie possano cambiare?
CANGIANO: 6.5. Bella prova dell’esterno sinistro. Sembra quello dei tempi migliori. E’ pimpante fin dai primi minuti: dribbla, smista, inventa. Un paio di volte si rende pericoloso con le conclusioni da fuori e ha il merito di battere la punizione che vale il pareggio.
MISTER BALDINI. I ragazzi giocano bene finché sono numericamente alla pari. Prende gol alla prima occasione contro, ma non si perde d’animo e rimette in sesto la partita dopo dieci minuti. Fino all’espulsione di Pellacani sembra padrone del campo, ma poi si deve adattare alla situazione. E tutto sommato ci riesce, perché la squadra soffre ma non smette mai di essere pericolosa durante tutto l’arco del match. Se i ragazzi mostrano questo carattere è anche merito suo.