Marco Schiavi nella foto diffusa dal gruppo Grotte e Forre del Cai Teramo

CONTROGUERRA / OGGI I FUNERALI

Ucciso da un male fulminante a 42 anni

Marco Schiavi, operaio, era un appassionato di montagna e di sport estremi e per questo conosciuto in tutto l’Abruzzo

CONTROGUERRA. Non lo spaventava il rischio, aveva fatto sport estremi come paracadutismo e bungee jumping, arrampicata e torrentismo, amava calarsi nelle grotte più nascoste come speleologo, oltre a montare in sella a una mountain bike per sfrecciare lungo sentieri impervi e ripidi. Ha affrontato con coraggio persino la malattia fulminante, quel cancro che aveva scoperto solo a dicembre quando già non c’era più niente da fare: sembrava più preoccupato per gli altri, per chi gli stava vicino, che per la sua sorte. Lo raccontano nel dolore i familiari di Marco Schiavi, che se ne è andato sabato all’età di 42 anni nella sua casa di contrada San Giuseppe, a Controguerra. Lascia una compagna e la sua famiglia, che in paese è legata anche a un altro sport, il calcio. Lo si poteva però incontrare spesso a Nereto, tanti amici nel paese limitrofo al suo. Da tanti anni lavorava in una azienda di prodotti surgelati nella zona della Bonifica del Tronto. I funerali di Marco si terranno questa mattina, alle 10.15. Il feretro partirà dalla sua casa di contrada San Giuseppe e alle ore 10.30 si celebreranno le esequie nella chiesa di San Benedetto Abate di Controguerra.

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