SILVI
Ultrasettantenne "padre padrone" allontanato dalla famiglia
Denunciato alla polizia da moglie e figli per minacce e maltrattamenti: il giudice ha deciso che non potrà più avvicinarsi a casa
SILVI. Un ultrasettantenne allontanato dalla famiglia dopo un’intera vita di violenze e sopraffazioni perpetrate ai danni della moglie e dei figli. Sono queste le contestazioni mosse a un uomo di Silvi (Teramo) denunciato dai congiunti per maltrattamenti e minacce aggravate. Gli agenti del commissariato di Atri (Teramo) hanno già dato esecuzione all’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento, sulla base di un provvedimento firmato dal giudice delle indagini preliminari (gip), Roberto Veneziano, del Tribunale di Teramo, su richiesta del sostituto procuratore Greta Aloisi. Codice rosso assegnato a un intero nucleo familiare, che per anni sarebbe stato vittima di un “padre padrone” che non esitava a dare ordini a tutti, promettendo e spesso attuando violenze fisiche quando non gli obbedivano. Infanzia terribile per i figli, menage familiare ancor più difficile per la moglie, che racconta di aver sopportato negli anni denigrazioni continue. Comportamenti, a quanto pare, che non sono stati addolciti dall'avanzare dell’età, tant’è che l’uomo non avrebbe perso l’abitudine di picchiarla. Anzi, negli ultimi anni, l’anziano è andato via via peggiorando, arrivando persino a minacciare di morte con un coltello da cucina sia la moglie che i figli. Anche in presenza dei nipoti. Nei giorni scorsi, la famiglia ha deciso che non si poteva più andare avanti così. Sono quindi scattate le indagini della polizia che, in tempi ristrettissimi, hanno portato al provvedimento di allontanamento.
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