Val Vibrata, bimba violentata per anni dallo zio

Diventa maggiorenne e trova il coraggio di denunciare: abusi sessuali quando tornava dall’estero per le vacanze

VAL VIBRATA. Oggi è una ragazza di 20 anni che, con coraggio, cerca di vivere il suo presente . Ne aveva poco più di 10 quando lo zio paterno l’ha violentata per la prima volta. Succedeva quando lei e la sua famiglia tornavano dalla Germania per trascorrere le vacanze sulla costa teramana. E’ andata avanti fino a quando ha compiuto 14 anni. Poi non ha più rimesso piede in Italia. Qualche anno fa ha trovato il coraggio di denunciare: lo ha fatto nel consolato della città estera in cui vive. Un’inchiesta delicata e complessa quella del pm Laura Colica che ieri è approdata davanti ai giudici del tribunale teramano dove l’uomo (di cui non pubblichiamo le generalità per tutelare la vittima) è imputato per violenza sessuale.

La sua difesa ha presentato la richiesta di far entrare nel procedimento una perizia psichiatrica, richiesta che, almeno in questa fase, è stata respinta dal collegio (presidente Giovanni Spinosa, a latere Roberto Veneziano, Carla Fazzini). Dopo l’ammissione dei mezzi di prova e delle liste testi, si tornerà in aula il 21 marzo con i primi testimoni della pubbica accusa. Tra questi, molto probabilmente, anche la stessa ragazza e i suoi genitori che continuano a vivere all’estero. I fatti, secondo la ricostruzione della procura, si sarebbero consumati nel corso di più anni, tutte le volte che l’allora bambina tornava con i suoi familiari per trascorrere un periodo di vacanza nell’abitazione dei parenti. Una palazzina con più appartamenti dove vivono vari fratelli e sorelle. Le violenze sarebbero avvenute quando la piccola rimaneva sola con lo zio a cui in alcune occasioni veniva affidata dai genitori mentre loro erano fuori.

La giovane donna, nella denuncia fatta al consolato italiano, ha raccontato circostanze e situazioni che nelle successive indagini sono state verificate dagli investigatori che hanno cercato di ricostruire tutta la vicenda. E nel corso delle indagini sarebbero emersi ulteriori e raccappriccianti particolari che avrebbero confermato le accuse della ragazza.Sembra che in quegli anni nessuno si sia mai accorto di niente visto che le violenze avvenivano quando l’uomo era da solo con la piccola. Tra i testi citati dalla pubblica accusa ci sono non solo familiari, ma anche vicini di casa e amici comuni dei vari nuclei familiari.

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