Vibrata, rinasce il ponte devastato dall’alluvione
Applausi dei cittadini mentre il sindaco di Corropoli D’Annuntiis taglia il nastro Il Comune anticipa la spesa (360mila euro) ma chiede il conto alla Provincia
CORROPOLI. È stato riaperto sabato mattina, dopo due anni, il ponte sul Vibrata a Corropoli, in via Vomano, crollato in seguito all’alluvione del 2011 e costato alle casse comunali corropolesi ben 360mila euro. «L’opera è stata finanziata interamente dal Comunei», ha dichiarato il sindaco Umberto D’Annuntiis al momento del taglio del nastro, alla presenza di tutta la giunta e di molti cittadini, che hanno accolto con entusiasmo l’evento. «Siamo molto soddisfatti per l’opera portata a compimento e per i tempi di realizzazione», ha proseguito il sindaco, «considerando che in altre zone del territorio provinciale la situazione è la stessa dei giorni dell’alluvione». Un po’ di orgoglio e campanilismo sono d’obbligo in situazioni del genere, visto che l’amministrazione si è accollata in toto, in attesa di un futuro risarcimento da parte della Provincia, i costi dell’operazione. Il ponte era crollato durante l’alluvione del 2011, quando il fiume Vibrata aveva provocato ingenti danni anche in tutto il circondario. Da allora i tanti residenti erano rimasti privi di vie di collegamento con il resto della città. «Siamo intervenuti con i nostri fondi», ha proseguito il primo cittadino, «per evitare l’isolamento di una parte del territorio e i disagi ai nostri concittadini residenti in quella zona. Attendiamo con fiducia che la Provincia ci rimborsi le somme spese, ritenendo che questo intervento possa rientrare tra quelli considerati prioritari e vigileremo in tal senso». I lavori hanno interessato, oltre al nuovo ponte, più alto e più ampio, anche gli argini. Questi ultimi, infatti, sono stati ridisegnati e sono state realizzate anche delle gabbionate in protezione dei lavori effettuati; la strada, inoltre, è stata ampliata e dotata di nuova e funzionale illuminazione e da una segnaletica adeguata. L’intervento è stata realizzato anche in vista di alluvioni o esondazioni future: la messa in sicurezza degli argini, il potenziamento stesso della struttura del ponte e l’allargamento della carreggiata, dovrebbero ormai far dormire sonni tranquilli agli abitanti.(m.t.)