Savoia tra lezioni e ristrutturazione I genitori: sicurezza al primo posto
CHIETI. Sicurezza degli studenti costretti a convivere con il cantiere di ristrutturazione dell’istituto superiore Luigi di Savoia, trasferimento degli studenti in altri plessi e trasporto scolastico:...
CHIETI. Sicurezza degli studenti costretti a convivere con il cantiere di ristrutturazione dell’istituto superiore Luigi di Savoia, trasferimento degli studenti in altri plessi e trasporto scolastico: questi i punti all’ordine del giorno della riunione di ieri in Provincia alla presenza della dirigente scolastica Grazia Angeloni, del presidente della Provincia Francesco Menna, della consigliera provinciale delegata Silvia Di Pasquale e di una quindicina di genitori.
Il presidente Menna ha definito l’incontro «collaborativo e proficuo». I genitori, invece, si sono detti molto preoccupati. La sede di via d’Aragona subirà un pesante intervento di ristrutturazione che, grazie a fondi Pnrr per 11 milioni di euro, demolirà e ricostruirà tutta la parte centrale della scuola. A seguito dei lavori i circa 1.350 iscritti dovranno essere suddivisi in quattro sedi. Per quelli che resteranno in via d’Aragona si teme per le interferenze del cantiere, per quelli destinati al De Sterlich, sulla Colonnetta allo Scalo, si chiede una sede più vicina a quella centrale. I genitori avevano proposto il Galiani, ma è emerso nel corso dell'incontro che le aule del Galiani non sarebbero sufficienti. È stato così ipotizzato di trasferire questi ragazzi nella vecchia sede del Masci, visto che tra qualche mese dovrebbe terminare la lunga ristrutturazione dello stabile: ma è tutto ancora da vedere.
Si chiede poi di modificare gli orari dei bus, in modo che possano essere più confacenti alla nuova sistemazione dei ragazzi su quattro plessi. Per quanto riguarda la questione sicurezza, «dopo una prima, pallida rassicurazione da parte dell'ente», riferisce Marco Angelucci, sindacalista Uil tra i genitori del Savoia, «è emerso che a pochi giorni dalla riapertura della scuola, che è stata anticipata al 12 settembre dalla preside, non ci sono i requisiti minimi di sicurezza. Abbiamo scoperto che all'interno della scuola sono state abbattute mura per far passare banconi di grande dimensioni e, allo stato attuale, sino a quando non vengono ricostruite le mura abbattute, i laboratori di chimica non sono fruibili».
L'incontro si è aggiornato a lunedì prossimo per un sopralluogo a scuola e a giovedì prossimo per trarre le conclusioni del sopralluogo e affrontare il tema dei trasporti su cui nel frattempo lavorerà il presidente Menna che intende coinvolgere anche il sindaco Diego Ferrara. (a.i.)