AEROPORTO
Abruzzo, Mistral Air vuole fermarsi: pochi passeggeri
Inviata la richiesta di sospensione dei voli da Pescara da febbraio fino al 15 marzo. Ma c'è un contratto da rispettare. La decisione in un incontro con la Regione
PESCARA. Pochi passeggeri sui voli di Mistral Air da e per Pescara. La società aerea di Poste Italiane, che ha firmato a luglio un contratto di servizio da 400mila euro l'anno e per 5 anni con la Regione Abruzzo, ha chiesto di sospendere i voli di febbraio e inizio marzo (fino al 15) a causa delle poche prenotazioni. La richiesta, inviata anche alla Saga (la società di gestione dell'aeroporto), sarà al centro di un prossimo incontro nel quale a questo punto potrà essere deciso di cancellare tutti i voli o solo alcuni.
Si tratta dei collegamenti bisettimanali per Palermo, Catania, Cagliari, Tirana e Olbia (solo d'estate). Nel caso di uno stop, quei passeggeri che hanno prenotato dovranno essere rimborsati o comunque riprotetti con altri voli.
Mistral Air, fondata nel 1981 dall'attore Carlo Pedersoli "Bud Spencer", è divenuta operativa nel 1984 e fino al 2002 è rimasta di proprietà del gruppo olandese TNT, per il quale svolgeva operazioni di trasporto merci. Dal 2005 Poste Italiane è azionista unico della società. La società ha mandato in archivio il 2016 con una perdita di 2,8 mln. La situazione non è migliorata l’anno scorso, dove il "rosso" ha toccato quota 5,4 mln dopo i primi sei mesi. E negli anni precedenti , a parte i 432mila euro di utile del 2015,non è andata meglio: il 2010 si è chiuso con un margine negativo di 1,5 milioni, nel 2011 la perdita è di 2,1 milioni, 2012 con perdite di quasi 9 milioni. Le Poste giustificano l’andamento negativo sostenendo che «l’andamento di Mistral Air s.r.l. risente di un sensibile calo produttivo, come attestato dalla flessione dei ricavi da mercato e riconducibile, secondo un trend in atto da più gestioni, alla diminuzione delle spedizioni postali, alla crisi di parte del settore turistico e alla cessazione, in taluni casi anticipata, degli accordi contrattuali detenuti con Alitalia nell’ultimo biennio». Una situazione sottolineata anche dalla Corte dei Conti.
A luglio Mistral Air si è aggiudicata il bando per la promozione e comunicazione del brand Abruzzo da 400mila euro l’anno per cinque anni, inaugurando i collegamenti aerei per la Sicilia, la Sardegna e l'Albania con velivoli ATR-72 da 68 posti. Il contratto prevede anche la promozione e la pubblicità del marchio Abruzzo sugli aerei e prodotti di Poste. Fino a dicembre 2017 ha trasportato 25mila passeggeri.
La compagnia si trova dinanzi a un bivio. Deve tagliare. Visti i bilanci, a settembre scorso ha avviato una pesante ristrutturazione, che ha comportato il taglio del numero degli aeromobili scesi a otto velivoli, un Boeing 737 e sette Atr 72 (tutti in leasing, tranne due); il licenziamento di 13 tra comandanti e piloti; la cassaintegrazione a zero ore per altri sei; l’abbandono delle basi di Roma e Napoli; lo stop ai voli da Perugia; la firma di un contratto depotenziato per i lavoratori superstiti (erano un centinaio nel 2013). Tutte misure che il sindacato dei piloti Anp ha confermato di voler impugnare. E dalle quali tuttavia l'ad di Mistral Rosario Fava ha ribadito di voler ripartire puntando in particolare sui voli a corto raggio, ciòé di breve durata come sono quelli di Pescara per Palermo, Catania, Tirana, Olbia e Cagliari.
Interpellata da Il Centro, Mistral Air ha confermato che ha intenzione di programmare la nuova stagione su Pescara secondo le esigenze di mercato, essendoci anche un contratto in essere. Tutto però è rinviato a dopo la sospensione dei voli e all'incontro con la Regione. (cr.web)