Abruzzo, ok alla dorsale tra Marche e Molise
Firmato il protocollo per la strada di collegamento.
PESCARA. L’hanno già chiamata “Dorsale Marche, Abruzzo, Molise”: un asse nord-sud parallelo all’Adriatica per la cui realizzazione è stato firmato ieri nella sede del Consiglio regionale di Pescara, un protocollo tra il governatore Gianni Chiodi, il presidente della regione Marche, Gian Mario Spacca, l’assessore alle Opere pubbliche del Molise, Luigi Velardi, e i presidenti delle Province coinvolte. «Lo sviluppo ormai si persegue solo attraverso progetti sinergici che incidono su vaste aree di territorio e che prescindono dai confini di una singola provincia o regione». È così che Chiodi ha riassunto il significato, definito «storico», del protocollo d’intesa per un progetto infrastrutturale «frutto di una visione strategica condivisa che oggi rappresenta l’unica formula per facilitare la strada per l’accesso ai finanziamenti statali e accelerare i tempi di realizzazione delle opere».
Un progetto di ampio respiro anche per l’assessore regionale alle Infrastrutture Giandonato Morra, che lo definisce «di valenza strategica nazionale, la vena aorta vitale per l’economia». L’asse viario infatti, oltre a portare al decongestionamento della viabilità costiera e autostradale, «da tempo oppressa da sovraccarichi di traffico superiori ai limiti della sostenibilità», potrebbe rappresentare «l’opportunità di rilancio dell’economia di una vasta area collinare che ospita decine di comuni medio piccoli per troppo tempo tagliati fuori dalle grandi vie di comunicazione».
Ed è proprio sulla rivitalizzazione delle zone interne che si accende la speranza degli amministratori. «Il Molise si attende molto da questa iniziativa», ha detto Velardi, «per contrastare lo spopolamento di cui è vittima la nostra regione». Servirà poi a dare supporto «a settori trainanti come quello dell’abbigliamento, delle calzature e agroalimentare», ha detto Spacca. Per la neonata provincia di Fermo, l’opera aiuterà ad alleviare il traffico lungo la costa e «ad evitare l’abbandono delle zone interne», come ha spiegato il presidente Fabrizio Cesetti.
«L’aspettavamo da trent’anni e andrà a servire anche l’importante polo alimentare di Fara San Martino», ha detto il presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, mentre il suo corrispettivo pescarese, Guerino Testa, ha parlato di «un obiettivo più facile da centrare perché viene perseguito da una lobby composta da tre regioni e così tante province».
Il percorso della Dorsale è individuato, partendo da nord verso sud, con la strada delle tre Valli Musone-Esino-Misa della provincia di Ancona, la strada Mezzina nel maceratese, la strada intervalliva Picena nelle province di Fermo ed Ascoli-Piceno, la Pedemontana Abruzzo-Marche e la Transcollinare per la Regione Molise. La valenza di questo progetto è amplificata dal completamento a doppia carreggiata e quattro corsie di marcia dell’ultimo tratto dell’autostrada A24 Roma-Teramo, che dovrebbe raccordarsi con la Dorsale.
Un progetto di ampio respiro anche per l’assessore regionale alle Infrastrutture Giandonato Morra, che lo definisce «di valenza strategica nazionale, la vena aorta vitale per l’economia». L’asse viario infatti, oltre a portare al decongestionamento della viabilità costiera e autostradale, «da tempo oppressa da sovraccarichi di traffico superiori ai limiti della sostenibilità», potrebbe rappresentare «l’opportunità di rilancio dell’economia di una vasta area collinare che ospita decine di comuni medio piccoli per troppo tempo tagliati fuori dalle grandi vie di comunicazione».
Ed è proprio sulla rivitalizzazione delle zone interne che si accende la speranza degli amministratori. «Il Molise si attende molto da questa iniziativa», ha detto Velardi, «per contrastare lo spopolamento di cui è vittima la nostra regione». Servirà poi a dare supporto «a settori trainanti come quello dell’abbigliamento, delle calzature e agroalimentare», ha detto Spacca. Per la neonata provincia di Fermo, l’opera aiuterà ad alleviare il traffico lungo la costa e «ad evitare l’abbandono delle zone interne», come ha spiegato il presidente Fabrizio Cesetti.
«L’aspettavamo da trent’anni e andrà a servire anche l’importante polo alimentare di Fara San Martino», ha detto il presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, mentre il suo corrispettivo pescarese, Guerino Testa, ha parlato di «un obiettivo più facile da centrare perché viene perseguito da una lobby composta da tre regioni e così tante province».
Il percorso della Dorsale è individuato, partendo da nord verso sud, con la strada delle tre Valli Musone-Esino-Misa della provincia di Ancona, la strada Mezzina nel maceratese, la strada intervalliva Picena nelle province di Fermo ed Ascoli-Piceno, la Pedemontana Abruzzo-Marche e la Transcollinare per la Regione Molise. La valenza di questo progetto è amplificata dal completamento a doppia carreggiata e quattro corsie di marcia dell’ultimo tratto dell’autostrada A24 Roma-Teramo, che dovrebbe raccordarsi con la Dorsale.