CONSIGLIO REGIONALE
Abruzzo, passa la legge taglia-Parco Velino Sirente
Il centrodestra vota compatto sui nuovi confini. Il M5s accusa: "Cancellati 14mila ettari"
L'AQUILA. Passa la legge che ridimensiona il Parco regionale naturale Velino Sirente. Il consiglio regionale ha approvato la nuova disciplina del Parco con la revisione dei confini. Secondo l'opposizione del M5s, "Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia hanno cancellato dalla storia dell’Abruzzo circa 14mila ettari di Parco Sirente Velino".
Quella sul Parco era una battaglia annunciata considerato la petizione "salva-Parco" e che il M5s si è presentato in aula con oltre 10mila emendamenti mentre il centroisnistra ha ritirato i suoi.
Una novità prevista nel provvedimento è che il territorio del Parco è diviso in tre aree comprensoriali: Subequana, Marsicana e Altopiano Sirente-Velino e il vertice sarà nominato con decreto del presidente della Regione. «Ma questa legge non migliora e non potenzia il Parco», aggiunge il consigliere regionale M5s Giorgio Fedele, «e mentre dal Governo nazionale e in Europa guardano sempre di più alla transazione ecologica, la tutela ambientale e il green, in un momento in cui l’Unesco riconosce il valore del Parco della Maiella e i parchi nazionali sono la meta di tanti turisti che scelgono di rimanere nei confini nazionali per le vacanze, l’Abruzzo taglia 14mila ettari di parco».
"Il Partito Democratico ha già a più livelli, nei mesi scorsi, manifestato l’assoluta contrarietà alla riperimetrazione e alla riduzione dell’area del Parco Sirente – Velino fortemente voluti dalla Giunta regionale. Ora che questa disposizione è stata approvata dal Consiglio regionale, non possiamo che tornare a sottolinearne la totale insensatezza”: a dichiararlo è Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.
In una nota il consigliere regionale Americo Di Benedetto (Legnini presidente) spiega così i motivi della sua astensione dal voto: " Prima di procedere con qualsivoglia modifica occorre che vi sia una valutazione tecnico-scientifica che prescinda dagli umori della classe politica che dirige questa Regione: riscontrando la mancanza di tale valutazione e non volendo andare contro le decisioni prese in precedenza anche dalla mia parte politica, ho scelto di astenermi. Mi sono astenuto per onestà intellettuale e per il profondo rispetto che provo verso il lavoro che negli anni molti amministratori locali hanno portato avanti anche subendo le disfunzioni del Parco".
Oggi il centrodestra illustra in una conferenza stampa i contenuti e i motivi della legge.
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