CORONAVIRUS / NUOVO DPCM
Abruzzo unica regione in zona arancione, rientri difficili
Le nuove ordinanze interessano da domani le altre regioni che passano nella fascia gialla, non la nostra. Di conseguenza sono vietati gli spostamenti, ma in pratica sono tanti coloro che sono già partiti correndo il rischio di incappare nei controlli
PESCARA. L’Abruzzo, da domani, rimarrà l’unica regione italiana in zona arancione. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, infatti, non firmerà nuove ordinanze. Altre regioni passeranno in fascia gialla, ma solo perché scade il provvedimento in vigore. Per l’Abruzzo, invece, sulla base dell’ordinanza ministeriale del 13 dicembre, le misure andranno avanti fino al 26 dicembre.
Poi scatteranno le regole introdotte per Natale e l’Abruzzo, alla fine, non potrà vedere la zona gialla prima del 7 gennaio. Se dal 24 dicembre al 6 gennaio le regole sono uguali in tutta Italia, l’eventuale zona gialla avrebbe significato due cose per l’Abruzzo. Da un lato la riapertura di bar e ristoranti fino alle 18 per quattro giorni, cioè dal 20 al 23 dicembre. Dall’altro, gli abruzzesi avrebbero potuto sfruttare la finestra temporale di 24 ore che avrebbe consentito gli spostamenti tra regioni, permessi nelle aree gialle fino alla mezzanotte di domani. Invece così i rientri, come illustrato da ilCentro.it, sono sempre più difficili per chi non è residente in Abruzzo e vorrebbe tornare comunque dai familiari per le Feste.
Infatti le prescrizioni covid dicono che è vietato entrare in una regione arancione da un'altra che si trova in un zona con meno restrizioni, cioé nella zona gialla. Questa almeno a livello teorico. In questi giorni sono tanti gli abruzzesi che stanno rientrando. Anche a costo di pagare biglietti dei treni a prezzi superori e di correre il richio di incappare in qualche controllo.
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