EMIGRAZIONE
Addio a Amedeo Di Lodovico, presidente di "Abruzzo Solidale" in Venezuela
L'editore del quotidiano "La Voce d'Italia" si è spento a 91 anni. Costruttore di successo in due continenti, ha realizzato autostrade e gli impianti di Prati di Tivo. Scompare uno dei punti di riferimento della comunità abruzzese in America Latina
È morto a 91 anni Amedeo Di Lodovico, presidente della Fondazione Abruzzo Solidale di Caracas (Venezuela), costruttore emigrato in Venezuela ed editore del quotidiano "La Voce d'Italia".
Nato a Villa Zaccheo il 25 aprile 1930, diplomato Geometra a Teramo, Di Lodovico inizia la sua attività di geometra nello Studio D'Ambrosio. Emigra in Venezuela nel 1951 e insieme a suo fratello Filippo crea l'azienda di costruzioni ARPIGRA C.A. nella quale hanno lavorato diversi compaesani anche loro emigranti. La loro azienda si è dedicata a grandi opere di infrastrutture in Venezuela, in Italia (costruendo il tratto della A1 tra Chiusi e Fabbro), in Perù, Panama e Costa Rica. L'Arpigra è attiva e portata avanti dai suoi figli. Nel 1964 insieme ai fratelli Rastelli ha fondato la SIGET, che costruirà gli impianti di risalita di Prati di Tivo.
Le sue attività andavano anche oltre le Costruzioni, in quanto in Venezuela era l'Editore della "Voce d'Italia", il più antico giornale in lingua italiana dell'America de Sud (diretto dal giornalista abruzzese Mauro Bafile); è stato anche tra i direttivi della Casa di Riposo "Villa Pompei", dedicata agli italiani emigranti che purtroppo "non avevano trovato l'America". È stato fondatore della "Associazione Abruzzesi del Venezuela", così come della "Fondazione Abruzzo Solidale" che insieme alla Regione Abruzzo cercava di dare assistenza medica ad emigranti abruzzesi in necessità.
Lascia la moglie Anna, i figli Erminio, Amadeo, Salvador ed Anna Gabriela, le nuore Patricia, Fabiana, María Grazia ed il genero Giovanni, insieme ad 11 nipoti.