METEO ABRUZZO
Adesso la neve c'è, un metro sulla Maiella e sul Gran Sasso / VIDEO
Pioggia e temporali anche domani, sale l'allerta per il rischio allagamenti in cinque zone della regione. E il gelo mette ko le coltivazioni
PESCARA. Adesso, quando nessuno può andare a godersi la montagna, la neve c'è. In qualche località dell'Abruzzo, come ad esempio sulla Maiella e sul Gran Sasso (sotto bufera), è arrivata a un metro di altezza. E in tanti questo viene visto come una beffa.
Quando non c'era l'emergenza sanitaria e si poteva uscire, sui campi da sci c'era l'erba fresca e la maggior parte degli impianti era chiusa.
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Verrebbe da domandarsi se, quando sarà cessata l'emergenza sanitaria e potremo uscire di casa, faremo in tempo a raccoglierla questa neve di primavera. Chissà quando. Qualcuno sul web azzarda una fantastica Pasqua sulla neve, un clamoroso ritorno sugli sci con gli impianti e la stagione riaperta. Un sogno che, malgrado le notizie che arrivano dai bollettini medici, è impossibile vietare.
Al momento dalla montagna arriva un altro tipo di bollettino. Quello meteo dell'Aeronautica militare che segnala un pericolo "marcato 3" di valanghe sul Gran Sasso-Monti della Laga e sulla Maiella. Sul Velino Sirente il pericolo è "moderato 2". Questo perché dopo le nevicate di due giorni fa e la stretta di gelo registrata ieri, le temperature stanno risalendo e possono favorire la caduta di slavine. Non solo.
La morsa del maltempo dovrebbe durare anche domani e forse si allenta sabato. Tanto che il Centro funzionale della Regione ha emesso un altro avviso di criticità moderata "arancione" per rischio idraulico (allagamenti a causa delle piogge) nelle zone del basso Sangro, fiume Pescara, vallata del Tordino e Val Vomano e alto Sangro. L'allerta scende a "gialla" per il rischio idrogeologico (smottamentI) dovuto ai temporali nella provincia di Pescara e nella Marsica.
Insomma, l'invito è di fare attenzione e aumentare la sorveglianza anche sul fronte del meteo. Salvo poi riprenderci e consolarci del fatto che l'acqua che verrà potrà "salvarci" _ speriamo almeno in parte _ dall'emergenza idrica che si stava già prefigurando per l'avvio della bella stagione. Intanto sono i coltivatori a maledire il meteo: il gelo è un colpo letale per i loro raccolti.
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