«Basta attese, Villa Pini va commissariata»
I sindacati: lavoratori non retribuiti, prefetti e Regione intervengano.
PESCARA. «Per Villa Pini è necessario il commissariamento. Attendere ancora è da irresponsabili». Lo dice il sindacato Ugl, con il sostegno anche della Cisl e Cgil. Per i sindacati il commissariamento è l’unica e reale via d’uscita in aiuto dei 1.618 lavoratori senza stipendio da otto mesi. L’Ugl rilancia la proposta con il vice segretario regionale, Leonardo De Gregorio. «Dopo la sceneggiata orchestrata davanti alla abitazione dell’assessore regionale alla sanità Venturoni, il cui regista e facilmente individuabile, la Ugl rivolge un forte appello a quelle istituzioni che sono preposte ad avviare il commissariamento della Clinica Villa Pini. Se ciò non verrà fatto, le stesse autorità saranno corresponsabili, di tutto ciò che potrebbe accadere anche a coloro che sono ricoverati.
Infatti le notizie che ci pervengono parlano ormai che non sono più garantite neppure le più elementari condizioni igieniche e sanitarie. Se la Commissione d’inchiesta del Senato», prosegue De Gregorio, «ha ribadito ulteriormente che alcuni reparti debbono essere chiusi, a maggior ragione la richiesta di un Commissario con pieni poteri, diventa un passaggio ineludibile prima che sia troppo tardi». Il tempo, infatti, stringe e per le centinaia di lavoratori si tratta come sottolinea Angela Scottu, della direzione regionale della Cgil «di una emergenza bruciante».
«Abbiamo chiesto il Commissariamento del Gruppo Villa Pini, ma non basta perchè la legge che diffida la proprietà a pagare gli stipendi ha un iter troppo lungo rispetto alle necessità dei lavoratori che sono senza soldi da mesi. Stiamo ormai parlando di persone che versano in gravissime condizioni economiche. Tutto questo con l’avvicinarsi delle festività natalizie. Noi ci auguriamo una intervento immediato della Regione che solleciti i prefetti a prednere una iniziativa decisiva. Lo stesso presidente Chiodi aveva indicato questa strada al presidente della Commissione d’inchiesta del senato, Ignazio marino durante la recente audizione tenuta nella prefettura di Chieti.
Ogni giorno che passa con la Regione e i prefetti fermi, con lavoratori senza soldi è una situazione drammatica che suona come una grave irresponsabilità». Stessa critica arriva dalla Cisl con Davide Farina responsabile regionale sanità privata della Cisl. «In Abruzzo è la prima volta che c’è una vertenza con 1.600 lavoratori senza stipendio da otto mesi, con l’incertezza del futuro, con Enti che tentennano, con una impresa che non solo non ha pagato le mensilità ma nemmeno ha fatto i versamenti Inps. Ci chiediamo cosa altro deve accadere? Il sindacato continua a mantenere aperte le porte del dialogo e delle iniziative possibili, ma chiederemo subito al Commissario Redigolo o all’assessore Venturoni, di firmare la diffida vero il Gruppo Angelini, e da domaani riinizieremo la nostra protesta».
Infatti le notizie che ci pervengono parlano ormai che non sono più garantite neppure le più elementari condizioni igieniche e sanitarie. Se la Commissione d’inchiesta del Senato», prosegue De Gregorio, «ha ribadito ulteriormente che alcuni reparti debbono essere chiusi, a maggior ragione la richiesta di un Commissario con pieni poteri, diventa un passaggio ineludibile prima che sia troppo tardi». Il tempo, infatti, stringe e per le centinaia di lavoratori si tratta come sottolinea Angela Scottu, della direzione regionale della Cgil «di una emergenza bruciante».
«Abbiamo chiesto il Commissariamento del Gruppo Villa Pini, ma non basta perchè la legge che diffida la proprietà a pagare gli stipendi ha un iter troppo lungo rispetto alle necessità dei lavoratori che sono senza soldi da mesi. Stiamo ormai parlando di persone che versano in gravissime condizioni economiche. Tutto questo con l’avvicinarsi delle festività natalizie. Noi ci auguriamo una intervento immediato della Regione che solleciti i prefetti a prednere una iniziativa decisiva. Lo stesso presidente Chiodi aveva indicato questa strada al presidente della Commissione d’inchiesta del senato, Ignazio marino durante la recente audizione tenuta nella prefettura di Chieti.
Ogni giorno che passa con la Regione e i prefetti fermi, con lavoratori senza soldi è una situazione drammatica che suona come una grave irresponsabilità». Stessa critica arriva dalla Cisl con Davide Farina responsabile regionale sanità privata della Cisl. «In Abruzzo è la prima volta che c’è una vertenza con 1.600 lavoratori senza stipendio da otto mesi, con l’incertezza del futuro, con Enti che tentennano, con una impresa che non solo non ha pagato le mensilità ma nemmeno ha fatto i versamenti Inps. Ci chiediamo cosa altro deve accadere? Il sindacato continua a mantenere aperte le porte del dialogo e delle iniziative possibili, ma chiederemo subito al Commissario Redigolo o all’assessore Venturoni, di firmare la diffida vero il Gruppo Angelini, e da domaani riinizieremo la nostra protesta».