Bocconi avvelenati, cani da tartufo uccisi
Tra i cercatori è scoppiata una vera e propria guerra
CIVITELLA. Bocconi avvelenati nei boschi fra Civitella, Valle Castellana e Ascoli. Lo denuncia un assiduo frequentatore della zona, P.M., che segnala ai sindaci e ai presidenti delle Province interessati come siano in atto veri e propri attentati ai cani nel periodo della raccolta dei tartufi. P.M. spiega che sono morti molti cani nella pineta di San Giacomo e dintorni. Dice che nel mese di ottobre alcuni cani sono morti, altri sono stati salvati in extremis. Nel periodo in cui è consentita la ricerca del tartufo “scorzone”, in molti frequentano le zone in questione.
Ma accanto ai cercatori amatoriali che rispettano l’ambiente, spiega P.M., ci sono alcuni cercatori che zappano indiscriminatamente il terreno «compromettendo le produzioni future, praticano la territorialità, mediante atti di vandalismo; di fatti sono stati registrati danneggiamenti di auto ai danni di altri cercatori». E sistemano bocconi avvalenati, infrangedo specifiche norme, emanate nel 2008. Il proprietario di un cane morto per esche avvelenate deve segnalare il fatto alle autorità competenti e il sindaco, a seguito della segnalazione, deve aprire un’indagine con le autorità competenti.
Ma accanto ai cercatori amatoriali che rispettano l’ambiente, spiega P.M., ci sono alcuni cercatori che zappano indiscriminatamente il terreno «compromettendo le produzioni future, praticano la territorialità, mediante atti di vandalismo; di fatti sono stati registrati danneggiamenti di auto ai danni di altri cercatori». E sistemano bocconi avvalenati, infrangedo specifiche norme, emanate nel 2008. Il proprietario di un cane morto per esche avvelenate deve segnalare il fatto alle autorità competenti e il sindaco, a seguito della segnalazione, deve aprire un’indagine con le autorità competenti.