La pagina web non trovata su ricerca con il link indicato nell'ordinanza della Regione

ABRUZZO

Caldo pericoloso, vietato lavorare nei cantieri e nei campi dalle 12,30 alle 16

L'ordinanza della Regione nei settori agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili ma solo se la mappa del rischio pubblicata su www.worklimate.it segnali un livello alto. Problemi con il link indicato

PESCARA. In Abruzzo è vietato lavorare nelle ore più calde nell'edilizia e in agricoltura. Stop dalle 12,30 alle 16 se c'è come in questi giorni il rischio alto riconosciuto dal ministero della Salute. Lo prevede l'ordinanza firmata dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Il provvedimento è valido fino al 31 agosto. «Vietato il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12,30 alle ore 16, sull'intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili ed affini».

Il divieto è valido esclusivamente nei giorni in cui la mappa del rischio pubblicata alla pagina web www.worklimate.it/scelta-mappa/soleattivita-fisica-alta/, riferita a «lavoratori esposti al sole» con «attività fisica intensa» ore 12, segnali un livello di rischio «alto».

Abbiamo provato a consultare la pagina web di riferimento ma al link indicato non è possibile apire alcuna pagina web. Forse è solo una circostanza per cui ci ripromettiamo di ripetere la ricerca in un'altra occasione. Tuttavia gli interessati possono tenerla sott'occhio entrando su www.worklimate.it e andare a cercare sotto il link delle previsioni le mappe generiche di rischio. Non è chiaro se esse possano essere ritenute sufficientemente indicative per poter applicare l'ordinanza nel caso in cui il link della pagina web indicata nell'ordinanza continui a non aprire alcuna pagina di riferimento.

«Restano salvi - continua l'ordinanza - i provvedimenti sindacali, riferiti al territorio comunale, che non contrastano con la presente ordinanza e gli obblighi gravanti sul datore di lavoro a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro dei lavoratori». L'ordinanza, inoltre, «non inficia eventuali e specifici accordi aziendali volti a tutelare la salute dei lavoratori di fronte a siffatto rischio, qualora quest'ultimi siano migliorativi del contenuto dell'ordinanza in questione». Obiettivo del provvedimento è quello di «promuovere azioni adeguate atte a prevenire le patologie da elevate temperature ambientali a carico dei lavoratori impegnati nei settori per i quali il lavoro viene svolto prevalentemente in ambiente esterno». Nell'ordinanza viene infatti sottolineato che «l'elevata temperatura dell'aria, l'umidità e la prolungata esposizione al sole, rappresentano un pericolo per la salute dei lavoratori esposti per lunghi periodi di tempo alle radiazioni solari, a rischio quindi di stress termico e colpi di calore con esiti potenzialmente anche letali».