Chiodi: migliora la qualità della sanità
Il governatore: in Abruzzo tagli alle tasse se il Tavolo di monitoraggio confermerà i bilanci Asl
PESCARA.«Mai l'Abruzzo è stato in avanzo nella spesa sanitaria e mai si è avvicinato così tanto ai livelli essenziali di assistenza richiesti dal ministero. Ora potremmo essere la prima Regione italiana a ridurre le tasse». Il governatore e commissario ad acta per la sanità, Gianni Chiodi, parla di «operazione trasparenza» e illustra i dati relativi alla certificazione del bilancio 2011 della sanità.
Un bialncio, ha detto Chiodi, che ha fatto registrare un avanzo di quasi 61 milioni di euro ed un utile di esercizio pari a 5 milioni.
Nel corso di una conferenza stampa, ieri mattina nella sede della Regione a Pescara (erano presenti quasi tutti i componenti la giunta e il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano), il governatore ha tracciato un bilancio di quel percorso che, ha detto, «sta rendendo l'Abruzzo una regione virtuosa».
Uno degli effetti principali del risanamento potrebbe essere la riduzione delle tasse. In tal senso il commissario ad acta per la Sanità si è mostrato ottimista in vista della seduta di giugno del Tavolo di monitoraggio.
«Se in fase di approvazione dei bilanci delle Asl, i dati attuali verranno confermati», ha spiegato il presidente della Regione, «noi potremmo ottenere il via libera per ridurre le tasse».
Dati e grafici alla mano, Chiodi si è soffermato sui risultati ottenuti in questi anni di gestione della sanità: debiti ridotti del 44 per cento (da 2.544.802 del 2008 a 1.422.250 di euro del 2010); 1.118 nuove assunzioni nelle Asl; costi delle prestazioni da privato ridotte del 2 per cento; costo del personale invariato; riduzione media di 29 giorni nei tempi di pagamento; Lea (Livelli essenziali di assistenza) sempre più vicini agli standard ministeriali.
«Questi non sono dati di Gianni Chiodi», ha commenta il governatore, «ma cifre ufficiali verificate da soggetti terzi, come il ministero dell'Economia, quello della Salute e le Regioni italiane. Il livello sanitario, in Abruzzo, sta migliorando. Abbiamo acquistato nuovi macchinari e realizzato nuove sale operatorie. Stiamo facendo investimenti, cosa che fino a ora era impossibile».
«Interventi di razionalizzazione», ha proseguito il governatore, «verranno portati avanti anche in futuro, a partire dalla centralizzazione del processo di acquisti. Potremo ancora migliorare i nostri conti, migliorando contestualmente anche la qualità dei servizi».
Ha ribadito che l'Abruzzo potrebbe essere la prima regione a ridurre le tasse anche il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, secondo cui «alla luce dei dati positivi, che evidenziano l'ottima e straordinaria programmazione politica attuata in ambito sanitario, è necessario chiedere al governo nazionale di concludere la fase di commissariamento».
Sulla questione-commissariamento, però, Chiodi ha parlato chiaro: «Finirà quando lo decideranno il governo e le Regioni italiane».
Dal canto suo, l'assessore al Bilancio, Carlo Masci, si è soffermato sulle due norme della Finanziaria regionale impugnate, il mese scorso, dal Consiglio dei ministri.
«Abbiamo sollevato il problema nell'ambito del Tavolo di monitoraggio», ha detto Masci, «e ci hanno garantito che, nel momento in cui porteremo a compimento il percorso di definizione dei conti, ci sosterranno per far sì che il governo faccia marcia indietro».
Un bialncio, ha detto Chiodi, che ha fatto registrare un avanzo di quasi 61 milioni di euro ed un utile di esercizio pari a 5 milioni.
Nel corso di una conferenza stampa, ieri mattina nella sede della Regione a Pescara (erano presenti quasi tutti i componenti la giunta e il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano), il governatore ha tracciato un bilancio di quel percorso che, ha detto, «sta rendendo l'Abruzzo una regione virtuosa».
Uno degli effetti principali del risanamento potrebbe essere la riduzione delle tasse. In tal senso il commissario ad acta per la Sanità si è mostrato ottimista in vista della seduta di giugno del Tavolo di monitoraggio.
«Se in fase di approvazione dei bilanci delle Asl, i dati attuali verranno confermati», ha spiegato il presidente della Regione, «noi potremmo ottenere il via libera per ridurre le tasse».
Dati e grafici alla mano, Chiodi si è soffermato sui risultati ottenuti in questi anni di gestione della sanità: debiti ridotti del 44 per cento (da 2.544.802 del 2008 a 1.422.250 di euro del 2010); 1.118 nuove assunzioni nelle Asl; costi delle prestazioni da privato ridotte del 2 per cento; costo del personale invariato; riduzione media di 29 giorni nei tempi di pagamento; Lea (Livelli essenziali di assistenza) sempre più vicini agli standard ministeriali.
«Questi non sono dati di Gianni Chiodi», ha commenta il governatore, «ma cifre ufficiali verificate da soggetti terzi, come il ministero dell'Economia, quello della Salute e le Regioni italiane. Il livello sanitario, in Abruzzo, sta migliorando. Abbiamo acquistato nuovi macchinari e realizzato nuove sale operatorie. Stiamo facendo investimenti, cosa che fino a ora era impossibile».
«Interventi di razionalizzazione», ha proseguito il governatore, «verranno portati avanti anche in futuro, a partire dalla centralizzazione del processo di acquisti. Potremo ancora migliorare i nostri conti, migliorando contestualmente anche la qualità dei servizi».
Ha ribadito che l'Abruzzo potrebbe essere la prima regione a ridurre le tasse anche il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, secondo cui «alla luce dei dati positivi, che evidenziano l'ottima e straordinaria programmazione politica attuata in ambito sanitario, è necessario chiedere al governo nazionale di concludere la fase di commissariamento».
Sulla questione-commissariamento, però, Chiodi ha parlato chiaro: «Finirà quando lo decideranno il governo e le Regioni italiane».
Dal canto suo, l'assessore al Bilancio, Carlo Masci, si è soffermato sulle due norme della Finanziaria regionale impugnate, il mese scorso, dal Consiglio dei ministri.
«Abbiamo sollevato il problema nell'ambito del Tavolo di monitoraggio», ha detto Masci, «e ci hanno garantito che, nel momento in cui porteremo a compimento il percorso di definizione dei conti, ci sosterranno per far sì che il governo faccia marcia indietro».
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