Febbo: per i debiti di Villa Pini un commissario giudiziale
L’assessore: il budget della sanità non permetterà al gruppo privato di coprire i costi di gestione.
PESCARA. La giunta regionale sta valutando la possibilità di chiedere alla Procura della Repubblica la nomina, in via cautelare, di un Commissario giudiziale per il gruppo Villa Pini per un periodo che va da 3 mesi a 2 anni. Lo ha detto ieri l’assessore Mauro Febbo, rispondendo alla sollecitazione del Pd che chiedeva l’intervento dei magistrati in merito al mancato pagamento di 6 mesi di stipendio ai 1500 dipendenti della clinica. «A preoccuparci è una eventuale procedura concorsuale di tutto il gruppo Villa Pini», ha spiegato Febbo. Un rischio di cui «finalmente anche nel centro sinistra ci si sta rendendo conto», aggiunge polemicamente l’assessore, dato che si tratta «dell’anticamera del fallimento, che metterebbe a repentaglio oltre 1500 posti di lavoro».
Il gruppo della famiglia Angelini, infatti, oltre agli stipendi non pagati da dicembre (la stima è di circa 15 milioni di euro) ha ulteriori debiti con l’Inps e con l’Inail per 6,7 milioni, debiti che non possono essere più rateizzati dal momento che Villa Pini ha già usufruito di due rateizzazioni, e ha inoltre usufruito di ulteriori rateizzazioni per svariati milioni di euro. Il problema, aggiunge l’assessore, è che «sulla base del nuovo budget per la Sanità redatto dal commissario Gino Redigolo, le somme destinate a Villa Pini difficilmente riusciranno a coprire gli attuali costi di gestione e i debiti».
Per questo la giunta nella prossima riunione discuterà se chiedere alla procura la nomina di un Commissario giudiziale, che, spiega Febbo, «garantirebbe la prosecuzione dell’attività di impresa, l’erogazione del pubblico servizio sanitario e la conservazione degli attuali livelli occupazionali. In concomitanza con il periodo commissariale la Giunta e gli uffici continuerebbero a lavorare sulla base di documentazione certa per giungere ad una soluzione definitiva della questione». «Voglio ribadire», aggiunge Febbo, «che la Giunta persegue l’obiettivo di tutelare i lavoratori del gruppo Villa Pini, avendo di fronte una proprietà che sino ad oggi di certo non ha dato una mano nella soluzione dei problemi sul tappeto. Ed è per tutelare i lavoratori, ad esempio, che la Giunta ha deciso di non erogare somme a Unicredit e a Deutsche Bank (anche in questo caso non c’è chiarezza sulle cifre e comunque si parla di decine e decine di milioni di euro)».
Per quanto riguarda gli stipendi dei dipendenti, Febbo assicura che nel giro di 10-15 giorni, «con le somme che si vanno via via liberando e che vengono messe a disposizione, si arriverà a pagare tutti gli stipendi arretrati: in particolare 9 milioni di euro sono già a disposizione del Tribunale di Pescara all’attenzione del giudice Falco mentre altre somme si libereranno dopo la sottoscrizione, in programma il 26 giugno prossimo, di un accordo tra Asl, Inps, Inail ed Equitalia».
Il gruppo della famiglia Angelini, infatti, oltre agli stipendi non pagati da dicembre (la stima è di circa 15 milioni di euro) ha ulteriori debiti con l’Inps e con l’Inail per 6,7 milioni, debiti che non possono essere più rateizzati dal momento che Villa Pini ha già usufruito di due rateizzazioni, e ha inoltre usufruito di ulteriori rateizzazioni per svariati milioni di euro. Il problema, aggiunge l’assessore, è che «sulla base del nuovo budget per la Sanità redatto dal commissario Gino Redigolo, le somme destinate a Villa Pini difficilmente riusciranno a coprire gli attuali costi di gestione e i debiti».
Per questo la giunta nella prossima riunione discuterà se chiedere alla procura la nomina di un Commissario giudiziale, che, spiega Febbo, «garantirebbe la prosecuzione dell’attività di impresa, l’erogazione del pubblico servizio sanitario e la conservazione degli attuali livelli occupazionali. In concomitanza con il periodo commissariale la Giunta e gli uffici continuerebbero a lavorare sulla base di documentazione certa per giungere ad una soluzione definitiva della questione». «Voglio ribadire», aggiunge Febbo, «che la Giunta persegue l’obiettivo di tutelare i lavoratori del gruppo Villa Pini, avendo di fronte una proprietà che sino ad oggi di certo non ha dato una mano nella soluzione dei problemi sul tappeto. Ed è per tutelare i lavoratori, ad esempio, che la Giunta ha deciso di non erogare somme a Unicredit e a Deutsche Bank (anche in questo caso non c’è chiarezza sulle cifre e comunque si parla di decine e decine di milioni di euro)».
Per quanto riguarda gli stipendi dei dipendenti, Febbo assicura che nel giro di 10-15 giorni, «con le somme che si vanno via via liberando e che vengono messe a disposizione, si arriverà a pagare tutti gli stipendi arretrati: in particolare 9 milioni di euro sono già a disposizione del Tribunale di Pescara all’attenzione del giudice Falco mentre altre somme si libereranno dopo la sottoscrizione, in programma il 26 giugno prossimo, di un accordo tra Asl, Inps, Inail ed Equitalia».