Frantoi al lavoro in Abruzzo, 2015 annata super per l’extravergine
In Abruzzo si stima una produzione di 13-16mila tonnellate prezzi tra i 7 e gli 8 euro/litro, tranne le varietà di nicchia
PESCARA. La raccolta delle olive è in pieno svolgimento. Si è partiti dalla varietà Leccino per poi proseguire, in questi giorni, con le principali varietà autoctone come la Gentile di Chieti e la Dritta. Anche i frantoi lavorano a ritmi serrati giorno e notte per molire nel più breve tempo possibile (24-48 ore dalla raccolta) tutte le olive conferite al fine di conservare l'elevata qualità che le piante di olivo hanno costruito in un intero anno. La Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali dell'Abruzzo stila un primo bilancio di un'annata che si presenta particolarmente favorevole sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
Lo scorso anno l'andamento climatico piovoso e le basse temperature avevano favorito uno sviluppo anticipato e numericamente elevato della mosca dell'olivo con notevoli danni e la perdita di tutta la produzione per quegli agricoltori che non erano seguiti da tecnici di settore.
Quest'anno la situazione si è presentata nettamente diversa. Da un lato la bassa produttività ha permesso alle piante di olivo di “riposarsi” dal punto di vista fisiologico e di differenziare , per la campagna 2015, molti fiori e di conseguenza molti frutti. Dall'altro le alte temperature nei momenti giusti del ciclo produttivo delle piante hanno ridotto o addirittura annullato l'attacco della mosca oleaia rendendo la femmina dell'insetto sterile o sterili le punture effettuate sulla drupa. «Al termine della stagione - interviene il presidente regionale degli agronomi Mario Di Pardo «abbiamo riscontrato delle olive perfettamente sane e piante in ottimo stato vegetativo su tutte le varietà».
L'Abruzzo può contare su un patrimonio di circa 6 milioni di piante di varietà diverse per una superficie tra i 40 e 43 mila ettari e una produzione prevista per l'anno in corso tra le 100mila e le 130 mila tonnellate di olive, per un resa in olio prevista tra i 13 e 16 mila tonnellate». «L'Abruzzo» prosegue il presidente Di Pardo «ha tre DOP: Colline Teatine, Pretuziano e Aprutino Pescarese. Per proteggere queste realtà, vista la concorrenza spietata dei paesi del Mediterraneo, bisognerebbe raccogliere l'appello di tutti gli addetti ai lavori che ritengono sia utile riunire i tre marchi in una unica DOP abruzzese. Questo al fine di poter avere un'unica politica gestionale e commerciale e per valorizzare al massimo le risorse economiche a disposizione. E' il momento di dare seguito a questa richiesta». Uno sguardo viene dato anche ai prezzi. Attualmente il prezzo sul mercato locale della vendita delle olive oscilla, a seconda delle varietà, dai 40 ai 50 euro per quintale con rese che vanno, sempre in base alle varietà, dai 12 ai 16 kg di olio per quintale. La vendita del vero e genuino olio extravergine di olive abruzzesi presso i frantoi del territorio si attesta all'incirca sui 7-8 euro al litro di olio di valore medio. Da questi dati sono escluse varietà particolari o produzioni di nicchia con caratteristiche uniche.