Il Centro a Onna, Natale tra la gente
Riflessione, ricordi e commozione nella nella chiesa di legno realizzata dai trentini all'ingresso del nuovo villaggio. I giornaisti de Il Centro insieme alla gente di Onna per trascorrere insieme la festa più attesa dagli abitanti del paese-simbolo del terremoto
ONNA. Giornalisti tra la gente a Onna il giorno di Natale. Il quotidiano degli abruzzesi ha trascorso la festa più attesa tra gli abitanti del paese-simbolo della devastazione del terremoto. Una chiacchierata in un clima informale, con tanti momenti di riflessione e di commozione, nella chiesa di legno realizzata dai trentini all'ingresso del nuovo villaggio.
Ad accogliere i giornalisti e i cittadini il caporedattore Giustino Parisse, che ha invitato il caporedattore centrale Roberto Marino a raccontare "quella notte". Sfogliando il librone che raccoglie tutti i numeri del giornale nei primi 30 giorni dopo il terremoto, Marino ha spiegato il senso dell'iniziativa ("il nostro Natale sarebbe stato comunque con il pensiero a Onna. Dunque siamo qui, e lo faremo anche l'anno prossimo e per ogni Natale che verrà, fino a quando Onna non tornerà com'era prima") e ha ricordato i momenti drammatici vissuti la notte della tragedia e la grande spinta che ha messo in moto la macchina del giorn ale, la cui famiglia era stata così duramente colpita dal dramma.
"Ci siamo posti la domanda: che facciamo domani? Come faremo a raccontare il dolore di tutti, che è anche il nostro? Poi, dopo l'iniziale smarrimento, ci siamo riorganizzati e con umiltà ci siamo messi a raccontare il terremoto dal di dentro facendo un giornale di servizio, dalla parte della gente". Il direttore responsabile del Centro Luigi Vicinanza, intervenuto in collegamento telefonico, salutando gli onnesi e gli aquilani, ha sottolineato "la grande dignità, sobrietà e forza della nostra gente, un tratto distintivo che ci viene riconosciuto universalmente, dopo la grande tragedia". Quindi l'augurio e l'esortazione a "prendere in mano il nostro destino e ricostruire con le nostre mani: noi del Centro continueremo a farlo".
Il presidente della Onna Onlus Franco Papola ha ringraziato la stampa "e in modo particolare il Centro per la costante attenzione e la sensibilità dimostrata nel raccontare la vera stor ia del terremoto, che ci ha permesso di dare all'esterno un'immagine non modificata della nostra realtà".
Vincenzo Angelone, presidente della Pro loco, ha raccontato il paese attraverso le fotografie di tanti momenti belli vissuti dalla comunità, dai compleanni alla festa per eccellenza, quella dedicata alla Madonna delle Grazie. Sul telo bianco i volti di tanti compaesani che non ci sono più.
Tra questi i figli di Giustino, Domenico e Maria Paola, il papà Domenico, e tanti altri giovani come Berardino Bruno, il "sindaco" di Onna. Il loro ricordo è stato affidato alla preghiera guidata dal parroco don Cesare Cardozo. Il vice caporedattore del Centro Lorenzo Colantonio, il primo giornalista ad arrivare a Onna la mattina del 6 aprile, ha ricordato l'abbraccio con Giustino e la moglie Dina e l'esperienza professionale che lo ha portato a incrociare le storie degli abitanti della frazione dei quali è diventato amico.
Padre Alberto Valentini, già preside dell'Istituto superiore di Scienze religiose, ha sottolineato l'importanza "della comunità che si ricostruisce attorno alla Chiesa come segno di una rinascita che dalla fede investe tutti i campi dell'agire umano e migliora la società".
Nell'occasione è stato presentato il calendario 2010 Onna nel cuore con le più belle immagini del paese com'era prima del 6 aprile. Presenti all'incontro, tra gli altri, i giornalisti del Centro Giampiero Giancarli, Katia Giammaria, Enrico Nardecchia e i collaboratori della redazione dell'Aquila.
Ad accogliere i giornalisti e i cittadini il caporedattore Giustino Parisse, che ha invitato il caporedattore centrale Roberto Marino a raccontare "quella notte". Sfogliando il librone che raccoglie tutti i numeri del giornale nei primi 30 giorni dopo il terremoto, Marino ha spiegato il senso dell'iniziativa ("il nostro Natale sarebbe stato comunque con il pensiero a Onna. Dunque siamo qui, e lo faremo anche l'anno prossimo e per ogni Natale che verrà, fino a quando Onna non tornerà com'era prima") e ha ricordato i momenti drammatici vissuti la notte della tragedia e la grande spinta che ha messo in moto la macchina del giorn ale, la cui famiglia era stata così duramente colpita dal dramma.
"Ci siamo posti la domanda: che facciamo domani? Come faremo a raccontare il dolore di tutti, che è anche il nostro? Poi, dopo l'iniziale smarrimento, ci siamo riorganizzati e con umiltà ci siamo messi a raccontare il terremoto dal di dentro facendo un giornale di servizio, dalla parte della gente". Il direttore responsabile del Centro Luigi Vicinanza, intervenuto in collegamento telefonico, salutando gli onnesi e gli aquilani, ha sottolineato "la grande dignità, sobrietà e forza della nostra gente, un tratto distintivo che ci viene riconosciuto universalmente, dopo la grande tragedia". Quindi l'augurio e l'esortazione a "prendere in mano il nostro destino e ricostruire con le nostre mani: noi del Centro continueremo a farlo".
Il presidente della Onna Onlus Franco Papola ha ringraziato la stampa "e in modo particolare il Centro per la costante attenzione e la sensibilità dimostrata nel raccontare la vera stor ia del terremoto, che ci ha permesso di dare all'esterno un'immagine non modificata della nostra realtà".
Vincenzo Angelone, presidente della Pro loco, ha raccontato il paese attraverso le fotografie di tanti momenti belli vissuti dalla comunità, dai compleanni alla festa per eccellenza, quella dedicata alla Madonna delle Grazie. Sul telo bianco i volti di tanti compaesani che non ci sono più.
Tra questi i figli di Giustino, Domenico e Maria Paola, il papà Domenico, e tanti altri giovani come Berardino Bruno, il "sindaco" di Onna. Il loro ricordo è stato affidato alla preghiera guidata dal parroco don Cesare Cardozo. Il vice caporedattore del Centro Lorenzo Colantonio, il primo giornalista ad arrivare a Onna la mattina del 6 aprile, ha ricordato l'abbraccio con Giustino e la moglie Dina e l'esperienza professionale che lo ha portato a incrociare le storie degli abitanti della frazione dei quali è diventato amico.
Padre Alberto Valentini, già preside dell'Istituto superiore di Scienze religiose, ha sottolineato l'importanza "della comunità che si ricostruisce attorno alla Chiesa come segno di una rinascita che dalla fede investe tutti i campi dell'agire umano e migliora la società".
Nell'occasione è stato presentato il calendario 2010 Onna nel cuore con le più belle immagini del paese com'era prima del 6 aprile. Presenti all'incontro, tra gli altri, i giornalisti del Centro Giampiero Giancarli, Katia Giammaria, Enrico Nardecchia e i collaboratori della redazione dell'Aquila.