Il comunista Saia è il consigliere più ricco
Chiodi ha guadagnato di meno rispetto al 2009 e scivola al quarto posto, ultimo Tagliente
PESCARA. «Forse sono quello che paga tutte le tasse, e fino alla fine»: il comunista Antonio Saia è il consigliere regionale più ricco e non sembra sorpreso del suo primo posto nella classifica dei redditi 2010. Ricorre alla malizia del politico navigato per commentare un dato che gli consente di prendere il primato che l'anno scorso (dichiarazione redditi 2009) era saldamente in mano al governatore Gianni Chiodi, oggi invece "precipitato" in quarta posizione.
Saia anticipa subito la domanda: «Può sembrare strano che un comunista risulti il politico più ricco della regione, ma io sono anche un medico di base della Asl per cui i miei guadagni non sono trasparenti, lo sono di più. Senza contare tutto ciò che faccio senza farmi pagare e quello che do al partito ogni anno».
LA CLASSIFICA. I redditi dei consiglieri regionali sono stati pubblicati sul bollettino della Regione, così come vuole la normativa. Ci sono tutti, eccetto quelli di Luca Ricciuti (Pdl) che, al contrario ad esempio dei suoi colleghi aquilani De Matteis e Giuliante, ha comunicato di aver scelto di usufruire della proroga della presentazione degli adempimenti fiscali concessa ai terremotati.
TUTTI GIU'. Da quanto risulta dai vari modelli 730 e Cud consegnati dai consiglieri regionali, il dottor Antonio Saia di San Valentino non balza al primo posto perché lui ha guadagnato di più, ma più semplicemente perché gli altri che avevano dominato la scena nel 2009 (compreso quindi Chiodi) hanno dichiarato redditi inferiori. Saia, per quel che gli concerne, è rimasto sostanzialmente in linea con quanto aveva dichiarato nel 2009, anzi, ci ha rimesso anche qualcosa (200.162 euro nel 2010 contro i 202.435 euro del 2009 e 174mila del 2008). Sono gli altri che sono un po' più "poveri". E in primo luogo c'è Chiodi (Pdl) che è passato da 245.649 euro del 2009 a 187.495 del 2010. Una drastica inversione se si tiene conto che nell'anno della sua elezione, il 2008, il presidente della Regione aveva denunciato un imponibile di circa 125mila euro e l'anno prima di 175mila euro.
Chiodi scivola al quarto posto nella classifica dei consiglieri regionali più ricchi. Prima di lui ci sono due suoi compagni di partito, che hanno sempre avuto "prestazioni brillanti". Sono Antonio Prospero e il capogruppo pdl ed ex assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni. Il primo ha guadagnato 197.955 euro, il secondo, che è anche medico, 193.376 euro. Sia Prospero che Venturoni tuttavia scendono dalla soglia dei 200mila euro che avevano raggiunto e superato nel 2009; a parte questo particolare, i due conservano la seconda a terza posizione nella graduatoria.
E' andata un po' meglio rispetto al 2009, all'assessore all'Agricoltura Mauro Febbo che da 175.112 euro passa a 177.486 euro. Per lui d'altra parte il "grande salto" c'era stato dopo l'elezione in consiglio regionale, quando nel 2008, sempre secondo le dichiarazioni pubblicate, aveva dichiarato un imponibile di 132,113 euro.
GLI ASSESSORI. La pattuglia degli assessori del centrodestra è completata (in ordine dei redditi) Carlo Masci (avvocato, 141.178 euro), Mauro Di Dalmazio (132.573 euro), dal più votato Paolo Gatti (avvocato, 112.804 euro), Federica Carpineta (111.358 euro), Gianfranco Giuliante (105.472), Giandonato Morra (avvocato, 101.134) e Alfredo Castiglione (101.058).
Il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano (Pdl), anche lui avvocato, è fra coloro che hanno avuto un taglio più corposo: dai 150mila euro del 2009 (117.315 nel 2008) è passato 110.359.
INVESTIMENTI E SPESE. Il 2010 è stato per qualcuno dei consiglieri l'anno giusto per comprare casa. E' il caso, ad esempio, di Emiliano Di Matteo, di Marinella Sclocco («ho fatto un mutuo») e di Berardo Rabbuffo, che ha acquistato anche un terreno. Paolo Palomba ha cambiato macchina, Carlo Costantini l'ha invece rottamata, mentre Giuseppe Di Pangrazio ha preso una moto usata.
L'OPPOSIZIONE. Il primo consigliere del centrosinistra è il capogruppo dell'Idv Carlo Costantini. L'avvocato di San Giovanni Teatino (ex sindaco) che scelse di entrare in Consiglio piuttosto che in Parlamento, è al sesto posto della classifica con 158.029 euro, circa 6mila in meno rispetto ai redditi del 2009.
Per trovare il primo consigliere del Pd occorre scendere più in basso fino a quando non s'incontrano Giovanni D'Amico appostato con 111.379 euro e il capogruppo Camillo D'Alessandro con 104.623.
I PIU' "POVERI". Chi è il più "povero" fra i consiglieri regionali? All'ultimo posto della classifica c'è l'ex sindaco di Vasto Giuseppe Tagliente (Pdl). Nel 2010 il suo imponibile è stato di 64.652 euro, in discesa rispetto ai 94.512 del 2009 e ai 90.740 euro del 2008. Tagliente "soffia" il posto a a Emilio Iampieri (Pdl) salito dai 6mila euro di quattro anni fa a un imponibile di 67.243 euro che comprende i 4.552 euro di redditi Arpa (autolinee regionali). Tutti gli altri ripartono dagli 80mila euro in su. (a.mo.)
Saia anticipa subito la domanda: «Può sembrare strano che un comunista risulti il politico più ricco della regione, ma io sono anche un medico di base della Asl per cui i miei guadagni non sono trasparenti, lo sono di più. Senza contare tutto ciò che faccio senza farmi pagare e quello che do al partito ogni anno».
LA CLASSIFICA. I redditi dei consiglieri regionali sono stati pubblicati sul bollettino della Regione, così come vuole la normativa. Ci sono tutti, eccetto quelli di Luca Ricciuti (Pdl) che, al contrario ad esempio dei suoi colleghi aquilani De Matteis e Giuliante, ha comunicato di aver scelto di usufruire della proroga della presentazione degli adempimenti fiscali concessa ai terremotati.
TUTTI GIU'. Da quanto risulta dai vari modelli 730 e Cud consegnati dai consiglieri regionali, il dottor Antonio Saia di San Valentino non balza al primo posto perché lui ha guadagnato di più, ma più semplicemente perché gli altri che avevano dominato la scena nel 2009 (compreso quindi Chiodi) hanno dichiarato redditi inferiori. Saia, per quel che gli concerne, è rimasto sostanzialmente in linea con quanto aveva dichiarato nel 2009, anzi, ci ha rimesso anche qualcosa (200.162 euro nel 2010 contro i 202.435 euro del 2009 e 174mila del 2008). Sono gli altri che sono un po' più "poveri". E in primo luogo c'è Chiodi (Pdl) che è passato da 245.649 euro del 2009 a 187.495 del 2010. Una drastica inversione se si tiene conto che nell'anno della sua elezione, il 2008, il presidente della Regione aveva denunciato un imponibile di circa 125mila euro e l'anno prima di 175mila euro.
Chiodi scivola al quarto posto nella classifica dei consiglieri regionali più ricchi. Prima di lui ci sono due suoi compagni di partito, che hanno sempre avuto "prestazioni brillanti". Sono Antonio Prospero e il capogruppo pdl ed ex assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni. Il primo ha guadagnato 197.955 euro, il secondo, che è anche medico, 193.376 euro. Sia Prospero che Venturoni tuttavia scendono dalla soglia dei 200mila euro che avevano raggiunto e superato nel 2009; a parte questo particolare, i due conservano la seconda a terza posizione nella graduatoria.
E' andata un po' meglio rispetto al 2009, all'assessore all'Agricoltura Mauro Febbo che da 175.112 euro passa a 177.486 euro. Per lui d'altra parte il "grande salto" c'era stato dopo l'elezione in consiglio regionale, quando nel 2008, sempre secondo le dichiarazioni pubblicate, aveva dichiarato un imponibile di 132,113 euro.
GLI ASSESSORI. La pattuglia degli assessori del centrodestra è completata (in ordine dei redditi) Carlo Masci (avvocato, 141.178 euro), Mauro Di Dalmazio (132.573 euro), dal più votato Paolo Gatti (avvocato, 112.804 euro), Federica Carpineta (111.358 euro), Gianfranco Giuliante (105.472), Giandonato Morra (avvocato, 101.134) e Alfredo Castiglione (101.058).
Il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano (Pdl), anche lui avvocato, è fra coloro che hanno avuto un taglio più corposo: dai 150mila euro del 2009 (117.315 nel 2008) è passato 110.359.
INVESTIMENTI E SPESE. Il 2010 è stato per qualcuno dei consiglieri l'anno giusto per comprare casa. E' il caso, ad esempio, di Emiliano Di Matteo, di Marinella Sclocco («ho fatto un mutuo») e di Berardo Rabbuffo, che ha acquistato anche un terreno. Paolo Palomba ha cambiato macchina, Carlo Costantini l'ha invece rottamata, mentre Giuseppe Di Pangrazio ha preso una moto usata.
L'OPPOSIZIONE. Il primo consigliere del centrosinistra è il capogruppo dell'Idv Carlo Costantini. L'avvocato di San Giovanni Teatino (ex sindaco) che scelse di entrare in Consiglio piuttosto che in Parlamento, è al sesto posto della classifica con 158.029 euro, circa 6mila in meno rispetto ai redditi del 2009.
Per trovare il primo consigliere del Pd occorre scendere più in basso fino a quando non s'incontrano Giovanni D'Amico appostato con 111.379 euro e il capogruppo Camillo D'Alessandro con 104.623.
I PIU' "POVERI". Chi è il più "povero" fra i consiglieri regionali? All'ultimo posto della classifica c'è l'ex sindaco di Vasto Giuseppe Tagliente (Pdl). Nel 2010 il suo imponibile è stato di 64.652 euro, in discesa rispetto ai 94.512 del 2009 e ai 90.740 euro del 2008. Tagliente "soffia" il posto a a Emilio Iampieri (Pdl) salito dai 6mila euro di quattro anni fa a un imponibile di 67.243 euro che comprende i 4.552 euro di redditi Arpa (autolinee regionali). Tutti gli altri ripartono dagli 80mila euro in su. (a.mo.)
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