Il Pdl: «L’assessore resta al suo posto»
Costantini (Idv): Venturoni si sospenda dall’incarico fino a quando non avrà chiarito.
PESCARA. I vertici del Pdl si schierano compatti a difesa dell’assessore Lanfranco Venturoni, indagato dalla procura di Pescara per corruzione. Dall’opposizione l’Italia dei Valori chiede attraverso Carlo Costantini che l’assessore si autosospenda dal suo incarico, mentre il Pd con il segretario Silvio Paolucci afferma: «La magistratura faccia il suo compito nel più breve tempo possibile e nell’interesse generale: per noi, ieri come oggi, vale la presunzione d’innocenza». Giornata di passione ieri per la maggioranza, rotta prima da un comunicato di solidarietà a Venturoni firmato da Gianni Chiodi, Filippo Piccone e Fabrizio Di Stefano, seguita dopo qualche ora da una lunga nota del coordinatore regionale che fuga ogni dubbio sul futuro dell’esecutivo regionale: «Lanfranco Venturoni continuerà il suo lavoro con il pieno sostegno del Popolo della Libertà», scrive Piccone.
«Non vorremmo che proprio dalla forte discontinuità che l’assessore Venturoni e la Giunta di centrodestra hanno introdotto nella gestione della Regione Abruzzo originasse il tentativo, da dovunque provenga, di accreditare presso l’autorità giudiziaria illazioni di cui presto comprenderemo la natura». «Ci auguriamo» conclude la nota di Piccone «che i vertici della Procura di Pescara, che in altre occasioni hanno dimostrato di saper resistere alle tentazioni del “rito ambrosiano”, sapranno garantire che la magistratura agirà in fretta nell’interesse dei cittadini e per amore della verità, affinché nulla possa prestare il fianco al tentativo, che sembra essersi messo prepotentemente in moto, di sabotare la ricostruzione dell’Aquila».
E’ stato il dipietrista Costantini a porre la questione dell’opportunità che Venturoni mantenga l’incarico chiedendo all’assessore di «sospendersi da assessore alla Sanità per il tempo strettamente necessario a dimostrare la sua estraneità». Per Costantini «ragioni di opportunità suggerirebbero all’assessore Venturoni, in un momento così difficile per la Regione, di sospendersi dall’incarico. Lo considero un atto necessario non solo nell’interesse dell’istituzione regionale ma anche nell’interesse dello stesso Venturoni, che credo in questo momento abbia tutto il diritto, oltre che il dovere, di occuparsi delle vicende personali che lo vedono coinvolto e di recuperare integralmente la propria credibilità». Il Partito democratico parla per bocca del segretario regionale Silvio Paolucci: «Per noi, ieri come oggi, vale la presunzione d’innocenza».
Quanto alla ricostruzione «bisogna adottare la massima trasparenza e occorre mettere in campo una governance che consenta ai cittadini e alle imprese di guardare con serenità e fiducia alla ricostruzione. E’ necessario costruire argini per evitare che accadano episodi simili, a partire dall’osservatorio che il Pd chiede da tempo: sulla ricostruzione non si può scherzare».
«Non vorremmo che proprio dalla forte discontinuità che l’assessore Venturoni e la Giunta di centrodestra hanno introdotto nella gestione della Regione Abruzzo originasse il tentativo, da dovunque provenga, di accreditare presso l’autorità giudiziaria illazioni di cui presto comprenderemo la natura». «Ci auguriamo» conclude la nota di Piccone «che i vertici della Procura di Pescara, che in altre occasioni hanno dimostrato di saper resistere alle tentazioni del “rito ambrosiano”, sapranno garantire che la magistratura agirà in fretta nell’interesse dei cittadini e per amore della verità, affinché nulla possa prestare il fianco al tentativo, che sembra essersi messo prepotentemente in moto, di sabotare la ricostruzione dell’Aquila».
E’ stato il dipietrista Costantini a porre la questione dell’opportunità che Venturoni mantenga l’incarico chiedendo all’assessore di «sospendersi da assessore alla Sanità per il tempo strettamente necessario a dimostrare la sua estraneità». Per Costantini «ragioni di opportunità suggerirebbero all’assessore Venturoni, in un momento così difficile per la Regione, di sospendersi dall’incarico. Lo considero un atto necessario non solo nell’interesse dell’istituzione regionale ma anche nell’interesse dello stesso Venturoni, che credo in questo momento abbia tutto il diritto, oltre che il dovere, di occuparsi delle vicende personali che lo vedono coinvolto e di recuperare integralmente la propria credibilità». Il Partito democratico parla per bocca del segretario regionale Silvio Paolucci: «Per noi, ieri come oggi, vale la presunzione d’innocenza».
Quanto alla ricostruzione «bisogna adottare la massima trasparenza e occorre mettere in campo una governance che consenta ai cittadini e alle imprese di guardare con serenità e fiducia alla ricostruzione. E’ necessario costruire argini per evitare che accadano episodi simili, a partire dall’osservatorio che il Pd chiede da tempo: sulla ricostruzione non si può scherzare».