In provincia scadenze a fine mese
La dichiarazione dei redditi va presentata entro fine marzo del 2010.
L’AQUILA. Dichiarazione dei redditi da presentare entro la fine di marzo e versamento delle imposte in 24 rate a partire dal prossimo mese di gennaio. Per i contribuenti dei comuni della provincia al di fuori del cratere sismico i tempi e le scadenze sono differenti rispetto a quelle che dovranno osservare i residenti dei Comuni più colpiti dal terremoto. Sarà il 30 novembre la data di scadenza del prelievo dell’Irpef. Nonostante l’imminenza di questo appuntamento, però, non si hanno al momento notizie di eventuali proroghe.
IL RICORSO. Se oggi anche i residenti fuori dal cratere non subiscono il prelievo dell’Irpef dalla busta paga, lo devono al ricorso al Consiglio di Stato presentato dall’Associazione commercialisti del centro Abruzzo. Iniziativa del commercialista Alessandro Angelone, d’intesa con il ragioniere-commercialista Cristian La Civita e gli avvocati Maura De Chellis e Monica Buzzelli.
LA STORIA. Il decreto Tremonti del 9 aprile ha previsto la sospensione, per tutti i residenti nei territori della provincia dell’Aquila, dei versamenti tributari compresi tra il 6 aprile e il 30 novembre 2009. Poi il decreto Abruzzo del 28 aprile ha introdotto la facoltà per il governo di procedere per ordinanze su tutte le materie del decreto, compresa l’eventuale riattivazione dei versamenti tributari. Il decreto ha limita il suo ambito applicativo ai Comuni dentro il cratere. Il 6 giugno è stata resa nota l’ordinanza 3780 che all’articolo 2 prevede la sospensione dell’agevolazione al 30 giugno per i residenti fuori del cratere e la riattivazione dei versamenti di quanto sospeso fino alla stessa data. A questo punto si sono aperte due strade: imprese e lavoratori autonomi sono stati chiamati a pagare entro il 16 luglio. Ai lavoratori dipendenti è stata concessa l’agevolazione di poter pagare in 5 rate a partire dal 16 luglio. Poi le sentenze del Tar che ha respinto e Consiglio di Stato che ha ribaltato tutto. Il 6 giugno a Sulmona i negozianti hanno restituito le tessere elettorale per protestare contro l’esclusione dal cratere di Sulmona e di alcuni comuni della Valle Peligna.
IL CENTRO SUL WEB. Sull’argomento è vivo l’interesse degli amici del Centro su Facebook. Che l’argomento tasse abbia presa sulla gente lo dimostra l’attenzione che ha suscitato anche sull’edizione on-line del nostro giornale. Fabrizio Casciani non ha dubbi sulla necessità di una proroga dei termini per i versamenti fiscali: «è giusto..anzi ci vuole pure la zona franca per l’aquila..!!c’abbiamo troppe spese...!!!». Anche da fuori non manca il «tifo» per i contribuenti aquilani. Paola Quagliarini incita: «...Non pagate!!!...siamo tutti con voi!!!....». La pensa diversamente Marina Luciani: «io trovo giusto il pagamento......sto in uno dei paesi del cratere della prv di pescara ed è ingiusto per noi non dover pagare le medicine, le prestazioni mediche e tante altre cose.
A me non ha portato nessun danno e chissa a quanti altri ma scusate: a tutta quella povera gente senza casa e lavoro spetterebbe molto di piu rispetto a noi. Dovevano fare un’accurata selezione ma veramente accurate. Così che potevano offrigli molto di più». Caterina Basso non naconde la propria soddisfazione: «Finalmente... adesso ci sono i tempi per poter vedere chi deve usufruire di determinati vantaggi.. e nn tutti indistintamente residenti nel cratere..infatti anche se adesso sto sotto cassa integrazione ma ho la casa faccio qualche sacrificio e pago anche se potevo aspettare...nn posso mettermi allo stesso livello di chi ha perso casa e lavoro... poi vabbe se ci saranno delle agevolazioni per le attività produttive per ridare slancio è un altra cosa..». Circa il pedaggio in autostrada Eva D’Antonio osserva: «cmq il pedaggio in autostrada si pagava anche prima...quando sono stata all’Aquila il mese scorso l’ho pagato...come tutti!! il problema è che la gente sta ancora senza nulla e si avvicina il freddo!!». Le fa eco Annalaura Risdonne: «Non solo, anche le tasse e le bollette, a dicembre finiscono le agevolazioni.».
IL RICORSO. Se oggi anche i residenti fuori dal cratere non subiscono il prelievo dell’Irpef dalla busta paga, lo devono al ricorso al Consiglio di Stato presentato dall’Associazione commercialisti del centro Abruzzo. Iniziativa del commercialista Alessandro Angelone, d’intesa con il ragioniere-commercialista Cristian La Civita e gli avvocati Maura De Chellis e Monica Buzzelli.
LA STORIA. Il decreto Tremonti del 9 aprile ha previsto la sospensione, per tutti i residenti nei territori della provincia dell’Aquila, dei versamenti tributari compresi tra il 6 aprile e il 30 novembre 2009. Poi il decreto Abruzzo del 28 aprile ha introdotto la facoltà per il governo di procedere per ordinanze su tutte le materie del decreto, compresa l’eventuale riattivazione dei versamenti tributari. Il decreto ha limita il suo ambito applicativo ai Comuni dentro il cratere. Il 6 giugno è stata resa nota l’ordinanza 3780 che all’articolo 2 prevede la sospensione dell’agevolazione al 30 giugno per i residenti fuori del cratere e la riattivazione dei versamenti di quanto sospeso fino alla stessa data. A questo punto si sono aperte due strade: imprese e lavoratori autonomi sono stati chiamati a pagare entro il 16 luglio. Ai lavoratori dipendenti è stata concessa l’agevolazione di poter pagare in 5 rate a partire dal 16 luglio. Poi le sentenze del Tar che ha respinto e Consiglio di Stato che ha ribaltato tutto. Il 6 giugno a Sulmona i negozianti hanno restituito le tessere elettorale per protestare contro l’esclusione dal cratere di Sulmona e di alcuni comuni della Valle Peligna.
IL CENTRO SUL WEB. Sull’argomento è vivo l’interesse degli amici del Centro su Facebook. Che l’argomento tasse abbia presa sulla gente lo dimostra l’attenzione che ha suscitato anche sull’edizione on-line del nostro giornale. Fabrizio Casciani non ha dubbi sulla necessità di una proroga dei termini per i versamenti fiscali: «è giusto..anzi ci vuole pure la zona franca per l’aquila..!!c’abbiamo troppe spese...!!!». Anche da fuori non manca il «tifo» per i contribuenti aquilani. Paola Quagliarini incita: «...Non pagate!!!...siamo tutti con voi!!!....». La pensa diversamente Marina Luciani: «io trovo giusto il pagamento......sto in uno dei paesi del cratere della prv di pescara ed è ingiusto per noi non dover pagare le medicine, le prestazioni mediche e tante altre cose.
A me non ha portato nessun danno e chissa a quanti altri ma scusate: a tutta quella povera gente senza casa e lavoro spetterebbe molto di piu rispetto a noi. Dovevano fare un’accurata selezione ma veramente accurate. Così che potevano offrigli molto di più». Caterina Basso non naconde la propria soddisfazione: «Finalmente... adesso ci sono i tempi per poter vedere chi deve usufruire di determinati vantaggi.. e nn tutti indistintamente residenti nel cratere..infatti anche se adesso sto sotto cassa integrazione ma ho la casa faccio qualche sacrificio e pago anche se potevo aspettare...nn posso mettermi allo stesso livello di chi ha perso casa e lavoro... poi vabbe se ci saranno delle agevolazioni per le attività produttive per ridare slancio è un altra cosa..». Circa il pedaggio in autostrada Eva D’Antonio osserva: «cmq il pedaggio in autostrada si pagava anche prima...quando sono stata all’Aquila il mese scorso l’ho pagato...come tutti!! il problema è che la gente sta ancora senza nulla e si avvicina il freddo!!». Le fa eco Annalaura Risdonne: «Non solo, anche le tasse e le bollette, a dicembre finiscono le agevolazioni.».