Sanità

Influenza record in Abruzzo: 23mila casi, i bambini la fascia più colpita

20 Gennaio 2025

Brusco aumento dei contagi ma numerose categorie hanno diritto al vaccino gratuito nelle Asl

PESCARA. Si impenna la curva delle infezioni da virus simil-influenzali in Italia. E l’Abruzzo, con 23.300 casi in corso, diventa la regione con il maggior numero di malati. L'ultimo bollettino del servizio di sorveglianza RespiVirNet, curato dall'Istituto superiore di sanità attraverso un vasto numero di medici e pediatri sentinella, segnala un «brusco aumento nella seconda settimana del 2025». In Italia, il livello medio d'incidenza è pari a 14,3 casi per mille assistiti che però in Abruzzo è schizzato al 19,42.

Dal 6 al 12 gennaio «i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all'intera popolazione italiana, sono 841.000, per un totale di 6.793.000 malati a partire dall'inizio della sorveglianza», si legge nel report epidemiologico. E ancora: l'incidenza delle infezioni simil-influenzali è «in aumento in tutte le fasce d'età. Maggiormente colpiti i bambini sotto i 5 anni di età, in cui è pari a 25,5 casi per mille assistiti (22,6 nella settimana precedente)», prosegue il bollettino. Abruzzo, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia sono le regioni più colpite, mentre Molise, Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica. «Sebbene la circolazione dei virus influenzali sia in aumento, il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto anche da altri virus respiratori, dal sinciziale (Rsv o Vrs) al Covid», ricordano gli esperti.

IN VETTA ALLA CLASSIFICA.

L'Abruzzo supera la Campania e diventa la regione con il dato più pesante (intensità alta, colore rosso): 19,42 casi per 1.000 assistiti. Con 17,08 segue la Campania, che rientra però nella fascia di colore arancione (intensità media). Questo emerge dal bollettino e dalla mappa delle regioni pubblicate dal ministero. Le soglie della stagione in corso per l'Italia sono: 5,65 casi per mille assistiti livello basale (verde), 11,39 intensità bassa (gialla), 17,24 intensità media (arancione), fino a 20,70 intensità alta (rosso), oltre 20,70 intensità molto alta (rosso intenso).

Nel dettaglio, l’Abruzzo è monitorato da 83 medici sentinella che, nella settimana dell’ultimo bollettino, hanno segnalato 1.995 casi di influenza su 102.725 loro assistiti. Un numero che, in termini percentuali, corrisponde a oltre 23mila malati tra l’intera popolazione della regione. Per quanto riguarda le fasce d’età, l’incidenza più alta in assoluto riguarda i bambini abruzzesi fino a 4 anni (45,26 per mille), seguita dalla fascia 5-14 anni (28,91), quindi la fascia 15-64 anni (19,86) e infine la over 65 anni (12,64).

IL SISTEMA DI CONTROLLO.

La sorveglianza Epidemiologica RespiVirNet è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in collaborazione con il Ministero della Salute. La rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le Asl e le Regioni e dei laboratori di riferimento regionale per i virus respiratori. L’obiettivo è descrivere i casi di sindrome simil-influenzale, stimarne l’incidenza settimanale durante la stagione invernale, in modo da determinare l’inizio, la durata e l’intensità dell'epidemia. L’Iss svolge un ruolo di coordinamento tecnico-scientifico a livello nazionale in quanto aggrega settimanalmente i dati raccolti dalle “sentinelle”, li analizza e produce un rapporto settimanale con i risultati nazionali. Il gruppo di coordinamento nazionale dell’Iss ha sede nel Dipartimento Malattie Infettive.

IL PICCO A FINE MESE.

I valori massimi dei contagi sono previsti per la fine di gennaio: per questo – si legge sui siti del ministero della Salute dell’Iss – è ancora utile, anche consigliabile vaccinarsi per proteggere se stessi e la collettività. Farlo è facilissimo: basta andare dal proprio medico e pediatra di fiducia o nelle farmacie convenzionate. Al fianco dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta, inoltre, operano Pediatria di Comunità e Igiene Pubblica con i loro professionisti per dare più ampia possibilità di accedere alla vaccinazione.

VACCINO GRATIS

Nelle Asl, il vaccino è disponibile gratuitamente per tutte le numerose categorie di persone che ne hanno diritto. Le elenchiamo tutte di seguito.

1) Persone di età pari o superiore a 60 anni; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza e nel periodo “postpartum”;

2) persone dai 7 anni ai 60 anni di età affette da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; bambini sani nella fascia di età 6 mesi - 6 anni compresi;

3) bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;

4) persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti;

5) familiari e contatti (adulti e bambini) di persone ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che la persona a rischio sia stata o meno vaccinata);

6) medici e personale sanitario/socio sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l'influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali; 7) forze di polizia, Vigili del fuoco;

8) altre categorie socialmente utili che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa;

9) inoltre, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività;

10) personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: allevatori, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti;

11) e infine i donatori di sangue.

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