La cerimonia di consegna nella Prefettura dell'Aquila delle medaglie d'onore a cittadini italiani deportati nei lager nazisti

L'Abruzzo si commuove nel Giorno della Memoria / VIDEO

Concerti, convegni, cerimonie per non dimenticare. A Casoli una targa ricordo sui 218 deportati. All'Aquila medaglia d'onore a un internato di San Benedetto dei Marsi

PESCARA. L'Abruzzo ha celebrato la Giornata della Memoria con numerosi eventi. A L'Aquila concerto dell'Orchestra sinfonica Abruzzese (Osa) diretta dal maestro Fabrizio Ventura. A Pescara, nell'Auditorium Petruzzi «Le voci della memoria» con gli studenti del MiBe, Liceo Artistico, Musicale e Coreutico «Misticoni Bellisario»: toccanti monologhi recitati dagli alunni del laboratorio teatrale con brani musicali eseguiti dagli studenti del corso di musica da camera. Cerimonia a Lanciano in via Maria Eisenstein (internata numero 6), nel quartiere Cappuccini, di fronte a Villa Sorge, oggi residenza privata ma dal '40 al '43 campo di internamento femminile divenuto poi campo di concentramento per oppositori politici, ebrei, stranieri.

Casoli, che vide la nascita il 5 dicembre 1943 della Brigata Maiella, unica formazione partigiana decorata con medaglia d'oro al valor militare, ha celebrato la Giornata della Memoria con l'ambasciatore in Italia della Repubblica di Slovenia, Bodgan Benko, lo scrittore Livio Sirovich, insignito della cittadinanza onoraria, e la presidente nazionale dell'Anpi Carla Nespolo.

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Olocausto, la testimonianza eterna di Elisa Missaglia
Pescarese originaria di Lecco, sopravvissuta a tre campi di sterminio tra Austria, Polonia, Germania. Il video realizzato dal figlio Biagio Giurastante rappresenta un prezioso documento dal valore storico. Per non dimenticare, affinché non si ripeta mai più.

Sempre a L'Aquila, durante la cerimonia di consegna delle medaglie d'onore a cittadini italiani deportati nei lager nazisti, il prefetto Giuseppe Linardi, ha ricevuto i familiari di Emilio Di Genova, originario di San Benedetto dei Marsi e internato come militare nei campi di concentramento di Klagenfurt e Villach, in Austria, dal 12/09/1943 all'11/05/1945. Il prefetto ha consegnato ai familiari di Di Genova una medaglia d'onore insieme al conforto nel ricordo come monito per le future generazioni.