ASSOTURISMO-CONFESERCENTI

L'assemblea: "Un marchio unico per l’Abruzzo"

Fra le priorità indicate dagli operatori la riclassificazione dei servizi

FOSSACESIA. Promuovere la regione con un marchio unico che identifichi l’Abruzzo, lasciando per strada campanilismi e individualità; investire sulla qualità ambientale a partire dal fronte dei depuratori; ripensare le norme sulla classificazione, la ricettività professionale ed extra alberghiera, la ristorazione; rivedere la governance del settore con il protagonismo delle associazioni di categoria. Sono le priorità poste dagli operatori per l’assemblea di Assoturismo-Confesercenti alla quale ha partecipato Camillo D’Alessandro, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale con delega al turismo.

«Abbiamo due fronti aperti», ha sottolineato il direttore regionale di Confesercenti Enzo Giammarino aprendo i lavori assieme al presidente degli albergatori Daniele Zunica ed al presidente dei balneatori Giuseppe Susi, «ovvero la riforma del settore, che deve mettere ordine in un settore dove troppi soggetti non dialogano fra loro e dove occorre ridare un ruolo centrale ai consorzi degli operatori, e quello della tutela ambientale, con troppi Comuni disinteressati ad un intervento strutturale sui depuratori».

Il presidente di Confesercenti Abruzzo Daniele Erasmi, ha ribadito la necessità di un messaggio unitario: «Non possiamo più pensare di andare alle grandi fiere con i marchi di singoli Gal, singole Camere di commercio, singole Comunità montane quando la nostra concorrenza promuove addirittura solo i brand nazionali».

Nel dettaglio della riforma è poi sceso Simone Lembo, responsabile Turismo sostenibile della Confesercenti.