PENNE
La festa sotto le stelle di Rustichella, cento anni di pasta / VIDEO
La magica serata in campagna con amici e clienti nel segno della tradizione e senza mai dimenticare il passato: oggi l'85% della produzione va al'estero. Premiati i collaboratori. Celebrato anche il ritorno del Primo Grano tour
LORETO APRUTINO. Cento anni di pasta abruzzese: da Penne a Pianella per arrivare nei negozi di tutta Italia e piano-piano nei mercati di settanta Paesi nel mondo. Rustichella d'Abruzzo ha voluto condividere questo traguardo in una grande serata in campagna all'aperto con vista 360 gradi sui colli vestini custoditi nell'ombra dai profili del gruppo del Gran Sasso. Sotto le stelle e sotto il potente riflesso di una luna (quasi) piena.
Nata nel 1924 con il nome di Pastificio Gaetano Sergiacomo, Rustichella ha celebrato anche il ritorno post pandemico di quello che è un appuntamento tradizionale e cioè il Primo Grano tour, dal 18 al 22 luglio in occasione dell'avvio della trebbiatura. Tanti amici e clienti e poche autorità nella location esclusiva di Tenuta San Pellegrino a Loreto Aprutino, vicino a Penne, da dove cento anni fa iniziò l'avventura imprenditoriale del fondatore Gaetano Sergiacomo (continuata poi a Moscufo e Pianella).
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Una serata nel segno delle tradizioni di queste parti con la musica popolare, la cucina tipica (della Bilancia), la pupa, gli spari e gli applausi per il taglio della torta attraverso una suggestiva esperienza sensoriale. Non sono mancati tuttavia ospiti eccezionali sul palco appositamente allestito come nei grandi concerti e dove la bandiera italiana è sempre rimasta accostata nel valore del prodotto italiano: "Per noi produrre pasta è un’antica arte, patrimonio di storia e di cultura della nostra terra. Fieri di essere italiani e portare la pasta abruzzese nel mondo".
Gianluigi e Stefania Peduzzi, nipoti di Gaetano Sergiacomo, guidano insieme l'azienda; Carolina, Stefano e Piero, coinvolti sempre nei progetti di famiglia e imprenditoriali dei propri genitori, rappresentano invece la quarta generazione di Rustichella. Oggi esporta l'85% della produzione all'estero. Nel 2020 è stato inaugurato l'impianto per la produzione di pasta all'uovo e formati giganti. Un cammino (lungo) dove non vengono mai dimenticati i primi passi.
«Vogliamo ricordare - ha spiegato Gianluigi Peduzzi nel corso del suo intervento - coloro che hanno reso possibile questo traguardo e che non sono più con noi: la lista è molto lunga, ma desideriamo in particolare ricordare i nostri nonni e nostro padre, i primi che hanno avuto il coraggio di intraprendere questa avventura in un periodo molto difficile della storia italiana devastata da due guerre mondiali. Nostro padre per la lungimiranza nel comprendere che l'interesse per i prodotti artigianali e la pasta di qualità stava crescendo sui mercati nazionali ed internazionali. La famiglia Magri, Stefano e Modesto, che dal lontano 1994 hanno scommesso su Rustichella d'Abruzzo, oggi soci legati da una fraterna amicizia. Abbiamo avviato lo sviluppo poggiando la crescita sulla qualità, l'innovazione e la internazionalizzazione e promuovendo il territorio organizzando eventi come il Primo Grano Tour».
Quest'ultimo evento prende il nome dall'omonima linea di pasta artigianale realizzata esclusivamente con grano duro 100% abruzzese. L'azienda è tra le prime realtà ad avere stretto un accordo di filiera corta con i produttori locali dell'area Vestina con l'obiettivo di valorizzare le eccellenze locali e offrire un prodotto di qualità.
Nel corso della serata Gianluigi e Stefania Peduzzi hanno anche consegnato il "Premio Piero Peduzzi 100 anni Rustichella d'Abruzzo" a coloro che hanno contribuito negli anni alla storia dell'azienda: Nicolina Sergiacomo, Luigi Di Credico, Germano D'Aurelio, Emmanuel Di Lido, Giovanni Cortese, Giacomo Rizzo, Enzo Barchiesi, Rolando Beramendi, Gaetano Maiorano, Gino Bucci, Rosa e Giancarlo Paciullo, Gioacchino Bonsignore, Francesca Caldarelli, Franca Minnucci, i fratelli Stefano e Modesto Magri ed Ezio Greggio. (a.mo.)
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