Massi collocati a protezione della pista ciclabile (già crollata) a Pineto

Maltempo in Abruzzo: fiumi gonfi e mareggiata, ma l'allerta cala

Le previsioni: temporaneo miglioramento sulla costa, precipitazioni residue sulle aree interne. Nel Teramano i balneatori realizzano le barriere in cemento sulla spiaggia, allagamenti nella Marsica, sotto osservazione il Sangro tra Barrea e Bomba e il Liri a Civitella Roveto, golene chiuse per 4 ore a Pescara. Rinviata Paterno-Castelnuovo

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PESCARA. Fiumi gonfi d'acqua, strade allagate e smottamenti nelle zone interne, la mareggiata che continua a flagellare la costa, dal Teramano (Alba Adriatica, Pineto, Roseto) a Casalbordino nel Chietino. Continua l'emergenza maltempo in attesa che le condizioni meteo, come dicono le previsioni, concedano una tregua.

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PREVISIONI. Per lunedì 18 dovrebbe esserci un temporaneo miglioramento al mattino sulla costa, mentre precipitazioni residue dovrebbero persistere sulle aree interne. Il Centro funzionale prevede cieli coperti dal tardo pomeriggio, a partire dai quadranti sud occidentali della regione, senza fenomeni associati di rielevo. Temperature stazionarie, venti deboli prevalentemente dal quadrante sud-orientale. Mare mosso. L'allerta per lo stato dei fiumi nelle zone interne dovrebbe comunque scendere da "arancione" a "gialla".

Come si presentava il campo di calcio di Paterno poco prima che la partita contro il Castelnuovo fosse rinviata

Nel frattempo a Pescara il Comune ha per precauzione chiuso al traffico per 4 ore le golene del fiume. Nella Marsica, nella serata di domenica 17 novembre a Lecce nei Marsi è esondato il fiume Tavana e l'acqua si è riversata nella sede stradale; a Luco dei Marsi è rimasta chiusa al traffico la strada 40, all’altezza della Circonfucense a causa dello straripamento del rio Carnello. A causa del campo allagato è stata rinviata la partita di calcio Paterno-Castelnuovo, atteso testa-coda del campionato di Eccellenza. A preoccupare di più è il fiume Sangro, nel tratto tra Barrea e Bomba. Sotto osservazione anche il fiume Liri a Civitella Roveto.

Ad Alba Adriatica e Pineto i balneatori hanno collocato a spese proprie una serie di blocchi in cemento sulla spiaggia a protezione degli stabilimenti. Realizzate anche dune artificiali di sabbia sulle spiagge libere e in alcuni tratti di arenile non protetto. Tra gli operatori comincia a serpeggiare un altro timore, oltre a quello legato al meteo: che, come nel febbraio scorso, le autorità nazionali non riconoscano lo stato di calamità naturale, necessario per attivare la pratica dei risarcimenti. Senza questo, diverse attività possono dare seguito all’annuncio di non riaprire i battenti per la stagione 2020. In ogni caso, per la stima reale dei danni si attende che passi la nuova mareggiata.

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