Mancata prescrizione bollette acqua, tre società abruzzesi nel mirino dell'Antitrust
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato avvia le procedure nei confronti di Sasi, Ruzzo Reti e Cam
Sasi, Ruzzo Reti e Cam, società abruzzesi di servizi idrici, finiscono nel mirino dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Dal 1° gennaio 2020 la disciplina della prescrizione biennale (o prescrizione breve), introdotta nel nostro ordinamento dalla legge di Bilancio 2018, si applica anche ai servizi idrici. Da tale data, dunque, i consumatori possono eccepire la prescrizione per importi riferiti a consumi idrici risalenti ad oltre due anni dalla data di emissione della bolletta.
In base alle segnalazioni di consumatori e di associazioni di consumatori e alle informazioni acquisite dagli stessi gestori, è emerso che numerose società attive nei servizi idrici non avrebbero applicato in modo corretto la prescrizione biennale.
I comportamenti segnalati riguardano il rifiuto delle istanze di prescrizione sui crediti presenti in bolletta e anche l’omessa informativa nelle bollette degli stessi crediti prescrivibili. Le delibere Arera n. 547 del 2019 e n. 186 del 2020 prevedono infatti che i gestori informino gli utenti della presenza in bolletta di crediti di cui può essere eccepita la prescrizione e inviino un apposito modulo per permettere di esercitare tale facoltà.
"Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm)", fa sapere l'associazione Federcosumatori Abruzzo, presieduta da Antonio Terenzi, "il rifiuto delle istanze di prescrizione breve appare idoneo a indurre indebitamente i consumatori a corrispondere importi, spesso ingenti, relativi a consumi prescritti e in tal modo vanifica gli effetti che la nuova disciplina intende contrastare, ovvero l’emissione tardiva di fatture di conguaglio relative a consumi risalenti ad oltre due anni. L’assenza di un’adeguata informativa sulla prescrizione biennale ostacola l’esercizio dei diritti previsti dai contratti e può indurre i consumatori a pagare importi per i quali, invece, sarebbe stato possibile eccepirne la prescrizione".
L’Agcm ha pertanto avviato cinque procedimenti istruttori per presunte pratiche commerciali scorrette nei confronti della società abruzzese S.A.S.I. S.p.A. ed ha deciso di invitare - tramite moral suasion - i gestori di altre 7 società tra cui Ruzzo Reti S.p.A. di Teramo, C.A.M. -Consorzio Acquedottistico Marsicano - di Avezzano ad adottare iniziative dirette a rimuovere le omissioni informative rilevate in modo da fornire agli utenti la possibilità di eccepire la prescrizione di tali importi o di chiederne il rimborso qualora siano stati già pagati.