ABRUZZO
Marsilio: «Sì, c’è un piano per migliorare la sanità»
Il presidente a Rete 8 per rispondere alle domande sul futuro della Regione. Dal processo Rigopiano alle stoccate a D’Alfonso fino alla sua ricandidatura
CHIETI. Dalla ricandidatura certa nel 2024 alla nuova legge elettorale che andrà presto in porto. Dalle stoccate all’ex governatore Luciano D’Alfonso alle espressioni di stima verso l’ex commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini. E dal caro bollette e il processo per la strage di Rigopiano al futuro della sanità abruzzese che passa per nuovi ospedali ma soprattutto il percorso in salita delle liste d’attesa e la mobilità passiva. In un’ora di intervista, andata in onda ieri sera su Rete 8, nella trasmissione “I Fatti e le Opinioni” condotta dal direttore Carmine Perantuono, il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha risposto all’incalzante intervista di Piero Anchino, direttore del Centro.
IL TEMA CALDO DELLA SANITÀ. Il 2023, per Marsilio, sarà l’anno della svolta. Entro la prossima primavera «spero che arrivi il via libera alla nuova rete ospedaliera. Siamo molto vicini a chiudere anche l’accordo sui nuovi ospedali». E il tallone d’Achille della mobilità passiva che fa segnare un rosso di almeno 120 milioni l’anno? Ci sarà l’inversione di rotta? «I lavoro di riordino a tutto campo, comprese le nuove apparecchiature e la sanità convenzionata, ci faranno invertire la rotta ». E sul capitolo liste d’attesa e pagelle ai 4 manager Asl, Marsilio si dice: «Fondamentalmente soddisfatto di questi ultimi. Ma bisogna fare di più: l’assessore Verì ha presentato un vero e proprio piano industriale per recuperare le liste d’attesa».
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