Noemi, la bimba simbolo. E gli auguri degli abruzzesi / Video
Al parco De Riseis la piccola di Guardiagrele malata di Sma1 riceve i saluti di tanti amici e del presidente D’Alfonso. Il papà Andrea: «Grazie a tutti»
«Sai come si chiama questo signore in bicicletta?», le chiede papà Andrea. E lei, Noemi, sorride con gli occhi e riesce a sussurrare: «Luciano». Noemi, la bimba di Guardiagrele malata di Sma1, capisce tutto quello che le dicono. Se Andrea Sciarretta le chiede come si dice rosso in inglese, Noemi gli risponde «Red». Riesce quindi a comunicare nonostante la grave malattia e quei tubicini che quasi le coprono il viso, ma che la fanno mangiare e respirare. E come si dice verde? «Green», risponde Noemi. Che sorride ancora di più quando Roberto Marzoli, vigile urbano di Montesilvano, e la moglie le regalano fiori e un biglietto d’auguri con un enorme “Smile” giallo. «E sai che cosa significa smile?», le chiede ancora il papà. Noemi questa volta non risponde, ma sorride, sorride tanto, con gli occhi neri e grandi.
Erano in molti, ieri pomeriggio a Pescara, per festeggiare il compleanno della bambina affetta da una rara forma di malattia neuromuscolare. Una malattia che obbliga il papà e la mamma ad assistere la loro bimba 24 ore su 24, rinunciando al lavoro. Ma lo fanno con passione assoluta. Andrea ha trent’anni da compiere tra pochi giorni e una missione da portare a termine. Aiutare la sua Noemi e tutti i bambini che si trovano nella stessa condizione. Non è facile ma la solidarietà dell’Abruzzo comincia a farsi sentire. Lo stesso Andrea dice: «Grazie a tutti».
Grazie a chi sostiene economicamente la Onlus Progetto Noemi, nata per dare una mano alla bimba guardiese, baciata da Papa Francesco due volte, e agli altri bambini della nostra regione colpiti da malattie rare. Sono tanti bimbi. Sono più di 130. E dice grazie, Andrea, anche al governatore Luciano D’Alfonso, che ieri si è presentato a sorpresa alla festa per Noemi che ha compiuto cinque anni il 31 maggio, ma quel giorno il parco pescarese, dove c’è anche un dondolo per disabili, era gremito di bambini della prima comunione. Noemi vuoi salire sul dondolo? Le chiedono papà e mamma, mentre il piccolo piazzale davanti allo chalet comincia a riempirsi di amici e parenti. Zii, nonni materni e paterni, cugini e sostenitori della Onlus intitolata alla bambina che sorride a tutti. E si diverte quando il dondolo va avanti e indietro mentre lei, sulla carrozzina dotata delle attrezzature mediche che le permettono di vivere, ben fissata sulla piattaforma di metallo, comincia a dondolare.
«Grazie al Centro che ha lanciato il conto corrente per aiutare il Progetto Noemi», dice ancora Andrea che per la sua forza e il suo coraggio riceve i complimenti da parte del governatore D’Alfonso che, come regalo a Noemi, prende l’impegno di smussare gli spigoli, spianare la strada e cancellare la burocrazia che ancora separano Noemi e gli altri da una vita dignitosa.