Non ci sono bikini ma tanta voglia di seminare simpatia

6 Maggio 2014

Dopo la provocazione della portavoce della lista Tsipras abbiamo spulciato i profili delle abruzzesi in lizza per il voto

Voi avete la Bacchiddu? Noi abbiamo Sara, Marinella, Rosaria, Anna Lucia, Antonella, e tutte le altre. Quante sono? Sessanta? Settanta? Ancora poche, eh.

Le candidate abruzzesi non seguono certo l’esempio della responsabile comunicazione di Tsipras Paola Bacchiddu che l’altro giorno ha postato su Facebook una foto in bikini con didascalia sbarazzina: «Ciao, è iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo: votate L’Altra Europa con Tsipras» (e via polemiche sui giornaloni).

Un po’ la capiamo: la lista del leader greco deve superare il 4% se vuole arrivare in Europa e ogni voto può essere decisivo. Ma le nostre candidate decisamente non la imitano: serie, sobrie, secchione, seguono piuttosto il consiglio della senatrice emerita dell’Aquila Elena Marinucci che invita le donne a candidarsi e a studiare, studiare, studiare.

E Studia certamente Sara Marcozzi la candidata governatrice dei 5 Stelle, sempre molto composta nelle sue uscite pubbliche. Troppo? Ma se a volte Sara si rilassa sul profilo facebook, viene subito rimbrottata dai compagni di #RevolutionAbruzzo: «Non mi sembri una donna del movimento», le scrive Andrea commentando una foto in bianco e nero molto glamour. «Perché ci sono caratteristiche ben definite?» ribatte Sara. E Andrea: «Sì la donna del movimento nella mia testa è un po’ diversa».

E come sarà la donna democratica nella testa di un militante del Pd? Forse come Marinella Sclocco, severa nell’ampio tubino verde con stivali da dopolavoro. Ma la Sclocco pesca nell’elettorato della Pescara più popolare, dunque va bene così.

Si concede il capello biondo ondulato, ma niente di più Antonella Allegrino, imprenditrice impegnata nel volontariato, candidata Pd con trascorsi dipietristi. Rosaria Nelli, donna del mondo delle cooperative, candidata per Forza Italia, si fa fotografare in movimento. E quando non corre, concreta e perennemente indaffarata, stringe mani di piccoli imprenditori, di lavoratori, di lavoratrici, studenti e precari. Rosanna Raimondi del Nuovo centrodestra non rinuncia al tailleur, semmai può indugiare su qualche accessorio. Ma non segue la Barracciu neanche la collega aquilana di Tsipras Anna Lucia Bonanni.

E a noi in fondo piace così. Abbiamo visto all’opera la politica di plastica, quella degli urlatori, la politica in loden e in pantaloni corti. Il bikini, lasciamolo alle spiagge, please. (a.d.f.)

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