Oggi il voto sul decreto Abruzzo la protesta degli sfollati a Roma

Oggi è il giorno della protesta degli sfollati. Partiti dall’Aquila e dalle località della costa venti pullman. Gli organizzatori contano di portare a Roma mille persone per un corteo senza bandiere di partito

«Tutti a Roma». È il giorno della protesta degli sfollati delle tende, dei camper, delle roulotte, delle macchine, degli alberghi e delle case in affitto. Dall’Aquila e dalle località della costa stamani sono pronti a partire 20 pullman. I comitati dei cittadini manifestano davanti a Montecitorio dove comincia la discussione sul decreto Abruzzo che parla di ricostruzione. Un corteo senza bandiere di partito.

LA MOBILITAZIONE. L’appello agli aquilani è stato lanciato anche dai megafoni, che hanno battuto palmo a palmo tutta la costa da Martinsicuro a Pescara per chiamare a raccolta tutti gli sfollati. Analoga mobilitazione anche nelle tendopoli dove si sono tenute, nei giorni scorsi, anche delle assemblee per spiegare le ragioni della protesta. Gli organizzatori, secondo le ultime previsioni, contano di portare a Roma circa mille persone. Le prenotazioni al numero telefonico 328-8789367 sono andate avanti per tutta la giornata di ieri, fino a notte fonda. I rappresentanti dei comitati hanno reperito pullman di ditte private che saranno messi a disposizione gratuitamente per tutti gli sfollati. Sui pullman verrà promossa una raccolta di fondi con offerta libera per contribuire a sostenere le spese.

IL PROGRAMMA. La partenza dall’Aquila è prevista alle 9,30 dal terminal bus di Collemaggio. Gli altri bus partiranno alle 8 dalla stazione ferroviaria di Pescara centrale e raggiungeranno prima i grandi alberghi di Montesilvano e poi il capolinea dell’Arpa di Silvi Marina, nelle vicinanze della chiesa sulla statale 16. Alle 8,30 altri autobus partiranno da Alba Adriatica in direzione Sud e toccheranno le fermate Arpa di Tortoreto, Giulianova (stazione) e Roseto (stazione). L’arrivo a Roma è previsto intorno alle 11,30. Gli organizzatori hanno ottenuto dalla polizia la possibilità di arrivare con i pullman fino a piazza Venezia, da dove i manifestanti si dirigeranno verso Montecitorio. Davanti alla Camera dei deputati, dove inizia il dibattito sul decreto Abruzzo, a partire dalle 12 i cittadini daranno vita a un sit-in di protesta per chiedere «il 100 per cento di ricostruzione, trasparenza e partecipazione». La manifestazione si protrarrà fino al pomeriggio, quando alla Camera comincerà la votazione sulla conversione in legge del decreto sul terremoto che ha già avuto il via libera al Senato. L’obiettivo dei manifestanti è quello di far cambiare il decreto per avere maggiori garanzie sulla ricostruzione. Il rientro in Abruzzo è previsto in serata, intorno alle 19.

SENZA BANDIERE. Gli organizzatori precisano che la manifestazione è apolitica e apartitica e dunque è vivamente sconsigliata l’esposizione di bandiere e altri simboli di partiti, movimenti politici e sindacati. «Vogliamo una manifestazione unitaria, senza colorazioni di nessun tipo. Gli stessi sindaci e altri amministratori che parteciperanno alla protesta saranno invitati a togliersi le fasce quando si uniranno ai manifestanti. Saranno lì come aquilani, come tutti gli altri, a difendere la causa della nostra città». Per informazioni su itinerari e prenotazioni: 328-8789367.

LE RICHIESTE
. «Forti e gentili sì, fessi no!». Questo lo slogan dei comitati che, nati spontaneamente con diverse sigle, si sono riuniti sotto un’unica bandiera per la campagna «100% ricostruzione, partecipazione e trasparenza». I punti cardine della protesta sono: garanzia della riparazione di tutti i danni causati dal terremoto, comprese le seconde e terze case e quelle appartenenti a persone non residenti, per la vera e completa ricostruzione dell’Aquila e dei paesi del circondario; riapertura del centro storico; istituzione di un fondo specifico per ricostruire l’immenso patrimonio edilizio dei beni culturali pubblici e privati dei centri storici; riconoscimento della zona franca, area in cui detassare le attività imprenditoriali, commerciali e professionali; risorse adeguate per risarcire gli imprenditori che hanno avuto le aziende distrutte o danneggiate; risorse agli enti locali e alle aziende pubbliche per compensare i mancati introiti; garanzie nella procedura degli espropri e trasparenza negli appalti; coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte della ricostruzione; soluzioni alternative alle tende e revisione del progetto Case; sostegni per chi ricomincia a produrre e a lavorare all’Aquila. I comitati civici manifesteranno anche la loro solidarietà nei confronti dei vigili del fuoco per l’opera svolta «fin dalla prima ora». I POLITICI. Hanno annunciato la loro, presenza, tra gli altri, il sindaco Massimo Cialente, la presidente della Provincia Stefania Pezzopane e numerosi sindaci dei Comuni colpiti dal terremoto. Hanno aderito anche i Radicali e i volontari di Legambiente.