ABRUZZO
Sangritana, Tua spa decide di cedere parte del capitale. Anche se c'è una sola richiesta
I sindacati trasporti chiedono alla politica regionale di ripensarci: "Decisione affrettata e in scadenza del Cda: motivi smentiti da bilancio e prospettive di mercato"
PESCARA. Che cosa sta succedendo alla Sangritana? A suscitare l'interesse attorno alla storica azienda di trasporti con sede Lanciano e passata di recente a Tua (Azienda di trasporto unica regionale) sono i sindacati che, prendendo spunto da un avviso di cessione di parte del capitale, hanno svolto un'accurata analisi che li porta a chiedere alla politica regionale, se non di ripensarci, quanto meno di fare una nuova attenta riflessione.
"Sangritana... quella strana vendita", è il titolo della nota con la quale Franco Rolandi (segreteria regionale Filt Cgil), Andrea Mascitti (Fit Cisl), Giuseppe Murinni (UilTrasporti e Luciano Lizzi (Faisa Cisal) richiamano l'attenzione su quanto sta succedendo.
Tutto parte dalla decisione del socio unico Tua spa, con la condivisione della giunta regionale, di cedere anche in presenza di una sola manifestazione di interesse, una parte del capitale sociale di Sangritana. "Perché?", si domandano i sindacati che sono andati a spulciare tra le carte.
Ed è così che hanno scoperto che tra le ragioni poste alla base della “ricerca di un partner industriale” spicca quella di ridurre il “rischio” per Tua spa nella partecipazione", spiegano.
"Eppure", fanno notare, "la relazione di presentazione allegata all’avviso evidenzia il Valore della produzione di Sangritana è passato dai 1,6 mln di euro del 2018 ai ben 8.3 mln di euro del 2020 con aumento di organico, di clienti e servizi erogati. "A dimostrazione", aggiungono, "di come il settore delle merci negli ultimi anni abbia registrato una continua espansione ed anche per ragioni legate alle politiche ambientali e delle risorse energetiche sia destinato a crescere ulteriormente".
Sino al 3 gennaio 2022 il bilancio di Sangritana spa è stato appesantito dalla gestione di linee commerciali su gomma che determinavano perdite secche e costanti di 160.000euro/mese senza che alcuna iniziativa venisse adottata per ridurne/azzerarne gli effetti negativi. Di conseguenza per l’impresa ferroviaria di trasporti quello del 2022 sarebbe il primo bilancio riferibile per la quasi totalità alle attività di trasporto merci.
"La prima discrasia che corre l’obbligo evidenziare è che appena dopo la reinternalizzazione in Tua del ramo (mezzi, linee e operatori) proprio in tema di servizi commerciali su gomma, Sangritana spa sta riavviando i servizi di noleggio di autobus e di agenzia di viaggi. Attività queste ultime che in passato avevano già costituito motivo di diseconomie e questo in contraddizione con la prevalente mission aziendale rivolta al trasporto merci su ferrovia e con quanto dichiarato dallo stesso amministratore unico alla Commissione trasporti regionale ed all’azionista (tra l’altro sottraendo così ai vettori privati su gomma regionali spazi di mercato vitali proprio appena dopo un lungo periodo di fermo dovuto alla pandemia). Recentemente si è appreso che Sangritana spa ha ottenuto, senza fideiussioni di soggetti terzi, il finanziamento per l’acquisto di ulteriori 3 locomotori da Iccrea Banca– BCC Roma comprovando capacità economiche e prospettive solide se si considerano le valutazioni preventive che gli istituti di credito attuano prudenzialmente prima di concedere finanziamenti anche di modesta entità".
Fatte queste premesse, i rappresentanti sindacali regionali avanzano forti perplessità su un avviso che ritengono sia stato pubblicato in tutta fretta ed a scadenza di mandato dal Consiglio di amministrazione di Tua spa.
"La dichiarata preoccupazione di Tua spa, rispetto ad un possibile rischio nella partecipazione a Sangritana spa, se si richiamano le documentate dichiarazioni dell’amministratore unico di quest’ultima Alberto Amoroso ed i dati pubblicati dalla stessa Tua spa nella relazione, sono in totale contraddizione. Appare anche molto strano che, con un avviso di cessione del capitale sociale in corso che richiede specificatamente l’apporto di know-how da parte del probabile futuro partner industriale, si sia espletata in tutta celerità e sul fil di lana una procedura di selezione che ha determinato la promozione a dirigente del responsabile della Bu Cargo di Sangritana tra l’altro senza che tale posizione apicale sia attualmente prevista nella pianta organica di Sangritana spa. Inoltre nella valutazione generale dell’operazione avviata da Tua spa si rileva che l’apertura del capitale sociale ad un’altra impresa ferroviaria, paradossalmente risulta controproducente proprio per Sangritana spa perché legandosi ad un solo operatore perderebbe i contratti di collaborazione che attualmente sono in essere con molteplici imprese ferroviarie per ovvie ragioni di reciproca concorrenza. Ed è anche utopistico per il momento, ed agli occhi degli addetti ai lavori del settore, che alla Sangritana spa riconducibile tramite Tua spa alla Regione, venga imposta l’ambizione di divenire un operatore internazionale ponendosi addirittura in competizione con player del calibro di imprese come Mercitalia del Gruppo Ferrovie dello Stato per servizi nazionali ed internazionali".
I sindacati in questo contesto ricordano come Sangritana spa sia invece nata con l’obiettivo di facilitare, con i propri servizi di manovra - composizione/scomposizione convogli-collegamento tra le zone industriali della regione e i porti di Vasto ed Ortona e con l’interporto di Manoppello nonché con i servizi di trazione in staff con altre imprese ferroviarie, l’attività delle imprese di produzione già insediate in Abruzzo e di rendere maggiormente attrattivo il territorio regionale a quelle nuove realtà produttive che si interesseranno alle opportunità della Zona economica spciale (Zes) "in un territorio ancora troppo fragile in termini di infrastrutture e servizi di trasporti e logistica".
Se la politica regionale dovesse andare avanti, secondo i sindacati l'operazione determinerebbe "l’ennesimo impoverimento del territorio regionale abruzzese come già accaduto nelle fusioni/incorporazioni del settore bancario". Di qui l'invito a rifletterci bene, a tutela di un'azienda storica come la Sangritana.
copyright il Centro