Tasse, i sindacati: "Irpef da cambiare"

2 Agosto 2011

Primo confronto con l’assessore Masci: "L’addizionale regionale va adeguata al reddito". La proposta sarà discussa dal Patto per l’Abruzzo

PESCARA. Un modello Marche per le addizionali regionali Irpef. E' quello che propongono i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl alla Regione: aliquote diverse in base al reddito per mitigare gli effetti della tassazione sui meno abbienti, mantenendo invariato il gettito complessivo.

Nelle Marche sono in vigore tre aliquote: 0,90% per i redditi fino a 15.500 euro, 1,20% da 15.500 a 31.000 e 1,40% da 31.000 in su. Anche altre regioni adottano addizionali diverse per scaglioni di reddito: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna (1,10% fino a 15.000; 1,20% da 15.000 a 20.000; 1,30% da 20.000 a 25.000; 1,40% oltre i 25.000). L'Abruzzo è all'1,40% per tutti, indipendentemente dal reddito dichiarato. «Per noi quella delle Marche è l'esperienza di riferimento», spiega Roberto Campo, segretario regionale della Uil, «perché rafforzata da una importante sentenza della Cassazione che dà ragione all'ente contro il ricorso di un contribuente che si sentiva penalizzato rispetto ad altre categorie. Ora si tratta di studiare le modalità e di portare il tutto sul tavolo del Patto per lo sviluppo».

Sullo stesso tavolo arriverà, nelle intenzioni di Campo, la proposta di rivedere tutta la tariffazione (da quella dei trasporti a quella della sanità) prevedendo detrazioni per il lavoro dipendente: «Visto che il fisco fa acqua», spiega il segretario della Uil, «non possiamo permetterci di limitare le soluzioni a vantaggio delle cosiddette fasce deboli, perché molte volte i redditi deboli dipendono da una eluzione fiscale. Dunque alcuni vantaggi vanno mirati sui redditi fissi».

Le proposte sono state avanzate dai sindacati all'assessore regionale al Bilancio Carlo Masci, durante un incontro nel quale è stato convenuto, dice l'assessore che «l'obiettivo primario è quello di riuscire a liberare risorse che dovranno essere impiegate per alleggerire la pressione fiscale e rilanciare lo sviluppo». Masci ha anche riconosciuto l'importanza del contributo di tutte le forze sociali, tanto che si è stabilito di istituzionalizzare a cadenza mensile gli incontri tra le parti. Parlando della variazione di Bilancio, appena licenziata dalla Giunta e oggi in Consiglio regionale, Masci l'ha definita una «manovra contenente non una semplice rimodulazione del Bilancio bensì una variazione in cui sono state inserite norme che ci consentono di tenere sotto controllo i conti e, dall'altro, creano le premesse per continuare in quella attività di verifica che stiamo portando avanti da tre Finanziarie». La variazione di Bilancio prevede, tra le altre cose, il ripristino di 10 milioni di euro di economie vincolate per il settore dei Lavori Pubblici per i Piani operativi dei Comuni; e mette a disposizione 1 milione 600 mila euro per Protezione civile, Parchi e Riserve. «Sul Sociale, poi», spiega l'assessore Masci, «abbiamo recuperato 450 mila euro che rischiavano di andare persi e siamo impegnati a saldare vecchie pendenze per i piani di zona 2009-2010 e primo semestre 2011».

© RIPRODUZIONE RISERVATA