Tasse, sospesi i pagamenti
Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza emessa dal Tar
SULMONA. Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar e accoglie il ricorso dell’Associazione commercialisti del Centro Abruzzo e dei contribuenti della Valle Peligna ripristinando la sospensione dagli adempimenti tributari per tutti i residenti nella Provincia dell’Aquila. La buona notizia è arrivata ieri mattina e ha riportato fiducia nei Comuni esclusi dal «cratere». La notizia è arrivata insieme all’ordinanza amministrativa che di fatto cancella il provvedimento della Presidenza del consiglio dei ministri del 6 giugno scorso.
Nell’ordinanza che ha effetto immediato i giudici spiegano che anche le popolazioni della Provincia dell’Aquila che non rientrano nell’elenco dei Comuni maggiormente colpiti dal sisma, abbiano subito danni a tutte le attività economiche, con la sostanziale paralisi nei settori del commercio, dell’artigianato, del lavoro autonomo e del turismo.
«I ricorrenti avevano fatto affidamento sulla generale sospensione degli adempimenti tributari disposta fino al 30 novembre 2009» affermano nel documento i giudici amministrativi, «e si sono trovati a dover far fronte a tali adempimenti entro il più ristretto termine del 16 luglio 2009». Tale anticipazione, secondo i giudici del Consiglio di Stato non sembra aver tenuto conto delle gravi difficoltà economiche che hanno riguardato anche la popolazione dei Comuni della Provincia dell’Aquila, meno colpiti dall’evento sisma, per la evidente stretta connessione tra le attività svolte in aree vicine e per le inevitabili ripercussioni della situazione di emergenza su tutto il territorio interessato.
«È un momento di gioia e di soddisfazione per l’esito di una battaglia portata avanti su iniziativa di un semplice gruppo di cittadini», affermano in coro gli avvocati Maura De Chellis e Monica Buzzelli e i commercialisti Alessandro Angelone e Cristian La Civita, quest’ultimo anche consigliere di maggioranza di Alleanza per Sulmona, tutti tra i promotori del ricorso, «ma è anche un monito per la politica che non è riuscita a fare nulla contro un provvedimento che presentava evidenti disparità di trattamento tra i cittadini di un territorio che, bisogna ricordare, hanno tutti gli stessi diritti».
Sulla decisione da parte del Consiglio di Stato è intervenuta anche la presidente della Provincia dell’Aquila. «La linea del Consiglio di Stato» ha detto Stefania Pezzopane «riporti ora giudizio nelle scelte che si stanno facendo in materia fiscale sulla pelle dei terremotati e dei Comuni limitrofi al cratere che ugualmente stanno subendo delle forti penalizzazioni economiche».
Nell’ordinanza che ha effetto immediato i giudici spiegano che anche le popolazioni della Provincia dell’Aquila che non rientrano nell’elenco dei Comuni maggiormente colpiti dal sisma, abbiano subito danni a tutte le attività economiche, con la sostanziale paralisi nei settori del commercio, dell’artigianato, del lavoro autonomo e del turismo.
«I ricorrenti avevano fatto affidamento sulla generale sospensione degli adempimenti tributari disposta fino al 30 novembre 2009» affermano nel documento i giudici amministrativi, «e si sono trovati a dover far fronte a tali adempimenti entro il più ristretto termine del 16 luglio 2009». Tale anticipazione, secondo i giudici del Consiglio di Stato non sembra aver tenuto conto delle gravi difficoltà economiche che hanno riguardato anche la popolazione dei Comuni della Provincia dell’Aquila, meno colpiti dall’evento sisma, per la evidente stretta connessione tra le attività svolte in aree vicine e per le inevitabili ripercussioni della situazione di emergenza su tutto il territorio interessato.
«È un momento di gioia e di soddisfazione per l’esito di una battaglia portata avanti su iniziativa di un semplice gruppo di cittadini», affermano in coro gli avvocati Maura De Chellis e Monica Buzzelli e i commercialisti Alessandro Angelone e Cristian La Civita, quest’ultimo anche consigliere di maggioranza di Alleanza per Sulmona, tutti tra i promotori del ricorso, «ma è anche un monito per la politica che non è riuscita a fare nulla contro un provvedimento che presentava evidenti disparità di trattamento tra i cittadini di un territorio che, bisogna ricordare, hanno tutti gli stessi diritti».
Sulla decisione da parte del Consiglio di Stato è intervenuta anche la presidente della Provincia dell’Aquila. «La linea del Consiglio di Stato» ha detto Stefania Pezzopane «riporti ora giudizio nelle scelte che si stanno facendo in materia fiscale sulla pelle dei terremotati e dei Comuni limitrofi al cratere che ugualmente stanno subendo delle forti penalizzazioni economiche».