«Un piano per pesca e agricoltura»
De Castro (Pd): a Bruxelles per rilanciare l’Abruzzo.
PESCARA. Tutela e rilancio delle attività ittiche, sostegno alla internazionalizzazione delle imprese agricole che puntano all’eccellenza. Paolo De Castro senatore, ex ministro all’agricoltura, capolista del partito democratico alle elezioni europee nella circoscrizione sud, racconta di essere sorpreso dalla vitalità dell’Abruzzo. «Una regione che conosco bene non solo per le sue città e la sua gente ma soprattutto per i suoi prodotti agricoli di qualità e per la voglia di innovazione che si respira. Per questo è necessario dare il massimo sostegno a questa realtà».
«Ad Ortona, ad esempio», racconta De Castro, «ho incontrato i tre presidenti nazionali delle organizzazioni delle cooperative dei pescatori a loro ho ricordato il mio progetto che contrasta il piano europeo di una ulteriore riduzione del numero della barche da pesca».
Senatore De Castro lei è stato ministro dell’agricoltura e della pesca, oggi come candidato alle elezione europee qual’è il suo impegno in questi settori che in Abruzzo sono strategici?
«Ho tenuto un incontro con il commissario Ue, la spagnola Espinoza e ritengo che a Bruxelles sia importante far sentire la nostra voce in modo convincente, altrimenti rischiamo tagli, e tali cambiamenti che imprese e famiglie non possono sostenere. Nel rispetto delle indicazioni relative all’ambiente e la gestione delle risorse ittiche non dobbiamo mai dimenticare gli aspetti economici e sociali che riguardano migliaia e migliaia di lavoratori. Quindi servono iniziative chiare e concretamente a favore di imprese e dei loro occupati».
Come e con quali progetti?
«Nell’agricoltura abruzzese, ad esempio, bisogna mettere in rilievo lo sfozo costante nel migliorare le produzioni. Alcuni comparti sono il vino sono forti e mostrano un protagonisto straordinario come la Cantina Tollo pluripremiata al Vinitaly, oppure il distretto ortofrutticolo di Avezzano, ma oggi le sfide sono sempre più complesse e ed è prioritaria la strada della qualità per vincere sul piano della competizione internazionale. E’ necessario creare maggiori e nuove opportunità ai nostri prodotti agricoli, sui mercaati internazionali c’è richiesta di Made in Italy, per questo dobbiamo in sede europea lavorare di più e meglio».
La sfida, lei dice si vince a Bruxelles, il suo programma cosa prevede?
«In questa campagna elettorale si parla poco di Europa. Il prossimo parlamento avrà maggiori poteri, e potrà essere equiparato ad un Consiglio dei ministri. Occorre quindi veramente selezionare la nuova classe dirigente puntando sulle esperienze e la competenza. Servono persone che conoscano i settori e per questo sono ororato che il Pd per capeggiare la lista in tutto il Mezzogiorno abbia scelto me. Sono professore universitario ed insegno economia agraria, sono stato tre volte ministro e voglio portare le mie conscenze in Europa. Voglio sottolineare, inoltre, nella lista la presenza di Marco Verticelli ex assessore regionale all’agricoltura molto preparato che conosce bene la realtà abruzzese».
Cosa chiede agli elettori abruzzesi?
«Di votare persone serie e responsabili che siano presenti in Europa. La presenza oggi è necessaria perchè molte disposizioni che riguarderanno le imprese agricole, ittiche, gli artigiani e tanto altro ancora, saranno decise nel parlamento europeo. Nel Pdl, invece, accade che Berlusconi in queste elezioni europee è candidato ovunque, mentre tutti sanno che non metterà piede in parlamento europeo nemmeno un minuto».
«Ad Ortona, ad esempio», racconta De Castro, «ho incontrato i tre presidenti nazionali delle organizzazioni delle cooperative dei pescatori a loro ho ricordato il mio progetto che contrasta il piano europeo di una ulteriore riduzione del numero della barche da pesca».
Senatore De Castro lei è stato ministro dell’agricoltura e della pesca, oggi come candidato alle elezione europee qual’è il suo impegno in questi settori che in Abruzzo sono strategici?
«Ho tenuto un incontro con il commissario Ue, la spagnola Espinoza e ritengo che a Bruxelles sia importante far sentire la nostra voce in modo convincente, altrimenti rischiamo tagli, e tali cambiamenti che imprese e famiglie non possono sostenere. Nel rispetto delle indicazioni relative all’ambiente e la gestione delle risorse ittiche non dobbiamo mai dimenticare gli aspetti economici e sociali che riguardano migliaia e migliaia di lavoratori. Quindi servono iniziative chiare e concretamente a favore di imprese e dei loro occupati».
Come e con quali progetti?
«Nell’agricoltura abruzzese, ad esempio, bisogna mettere in rilievo lo sfozo costante nel migliorare le produzioni. Alcuni comparti sono il vino sono forti e mostrano un protagonisto straordinario come la Cantina Tollo pluripremiata al Vinitaly, oppure il distretto ortofrutticolo di Avezzano, ma oggi le sfide sono sempre più complesse e ed è prioritaria la strada della qualità per vincere sul piano della competizione internazionale. E’ necessario creare maggiori e nuove opportunità ai nostri prodotti agricoli, sui mercaati internazionali c’è richiesta di Made in Italy, per questo dobbiamo in sede europea lavorare di più e meglio».
La sfida, lei dice si vince a Bruxelles, il suo programma cosa prevede?
«In questa campagna elettorale si parla poco di Europa. Il prossimo parlamento avrà maggiori poteri, e potrà essere equiparato ad un Consiglio dei ministri. Occorre quindi veramente selezionare la nuova classe dirigente puntando sulle esperienze e la competenza. Servono persone che conoscano i settori e per questo sono ororato che il Pd per capeggiare la lista in tutto il Mezzogiorno abbia scelto me. Sono professore universitario ed insegno economia agraria, sono stato tre volte ministro e voglio portare le mie conscenze in Europa. Voglio sottolineare, inoltre, nella lista la presenza di Marco Verticelli ex assessore regionale all’agricoltura molto preparato che conosce bene la realtà abruzzese».
Cosa chiede agli elettori abruzzesi?
«Di votare persone serie e responsabili che siano presenti in Europa. La presenza oggi è necessaria perchè molte disposizioni che riguarderanno le imprese agricole, ittiche, gli artigiani e tanto altro ancora, saranno decise nel parlamento europeo. Nel Pdl, invece, accade che Berlusconi in queste elezioni europee è candidato ovunque, mentre tutti sanno che non metterà piede in parlamento europeo nemmeno un minuto».