Una donna alla guida del Laboratorio
Lucia Votano dirige da oggi il più grande centro sotterraneo di fisica
L’AQUILA. Una donna alla guida dei Laboratori nazionali del Gran Sasso. Entra in carica oggi Lucia Votano, 61 anni di Villa San Giovanni (Rc), chiamata a dirigere il più grande centro sotterraneo di ricerca astroparticellare del mondo. All’Istituto di fisica nucleare dal 1976 Votano è il nuovo direttore dei Laboratori, fiore all’occhiello della ricerca scientifica italiana. Anni di proficuo lavoro alle spalle - dopo la laurea alla Sapienza -, prima a Frascati, al Cern di Ginevra, ad Amburgo e sotto il Gran Sasso. Con un grande obiettivo: mantenere la leadership mondiale dei Laboratori e favorire l’apertura verso il territorio. Disponibile al dialogo, schietta e preparata, sensibile al dramma che vive il territorio aquilano, Lucia Votano ha le idee chiare. «Il Gran Sasso attira ogni anno centinaia di ricercatori da tutto il mondo che scelgono di venire a fare scienza in una struttura italiana di altissima qualità», sostiene il neo direttore, «siamo un centro di ricerca che crea anche occupazione ed economia: abbiamo 80 dipendenti a tempo indeterminato, altrettanti che frequentano i laboratori con borse di studio e contratti a scadenza. Circa 600 i visitatori che ogni anno arrivano nei Laboratori e scelgono L’Aquila come punto di riferimento assoluto a livello scientifico».
La decisione di affidare alla Votaro la guida dei Laboratori è stata assunta nel giugno scorso dal Consiglio direttivo dell’Infn. La nuova direttrice raccoglie il testimone del professor Eugenio Coccia, che ha terminato il suo mandato.
Prima donna a dirigere uno dei quattro grandi laboratori nazionali dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (gli altri sono quelli di Frascati, di Legnaro vicino Padova e di Catania), Votano ha cominciato la sua carriera scientifica all’interno dei Laboratori Nazionali di Frascati.
E’ stata, in seguito, promossa primo ricercatore nel 1988 e direttore di ricerca nel 2000. Nel corso della sua carriera scientifica ha partecipato alla realizzazione di importanti esperimenti internazionali al CERN di Ginevra e al laboratorio DESY di Amburgo, in Germania e negli stessi Laboratori del Gran Sasso.
«Il centro di ricerca del Gran Sasso detiene una posizione di leadership mondiale nella fisica delle astroparticelle, disciplina che negli ultimi 10 anni ha avuto uno sviluppo eccezionale», spiega Votano, «una ricca eredità, che intendo coltivare con cura. Una delle prime sfide come nuovo direttore sarà proprio quella di preservare e migliorare questo primato, lavorando da subito a nuovi rapporti di collaborazione e progetti di ricerca futuri».
«Oltre all’aspetto della ricerca», ha proseguito Votano, «i laboratori di fisica nucleare intendono aprirsi sempre più al territorio, soprattutto in un momento così difficile per L’Aquila, duramente colpita dal sisma del 6 aprile scorso. Questa città deve continuare a mantenere una funzione di primo piano in campo scientifico e a porsi come punto di riferimento mondiale nella ricerca. Abbiamo già aperto la nostra struttura all’esterno, nel momento dell’emergenza. Continueremo a farlo per dare una risposta all’esigenza di crescita e di collaborazione di cui necessita una comunità scientifica».
La decisione di affidare alla Votaro la guida dei Laboratori è stata assunta nel giugno scorso dal Consiglio direttivo dell’Infn. La nuova direttrice raccoglie il testimone del professor Eugenio Coccia, che ha terminato il suo mandato.
Prima donna a dirigere uno dei quattro grandi laboratori nazionali dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (gli altri sono quelli di Frascati, di Legnaro vicino Padova e di Catania), Votano ha cominciato la sua carriera scientifica all’interno dei Laboratori Nazionali di Frascati.
E’ stata, in seguito, promossa primo ricercatore nel 1988 e direttore di ricerca nel 2000. Nel corso della sua carriera scientifica ha partecipato alla realizzazione di importanti esperimenti internazionali al CERN di Ginevra e al laboratorio DESY di Amburgo, in Germania e negli stessi Laboratori del Gran Sasso.
«Il centro di ricerca del Gran Sasso detiene una posizione di leadership mondiale nella fisica delle astroparticelle, disciplina che negli ultimi 10 anni ha avuto uno sviluppo eccezionale», spiega Votano, «una ricca eredità, che intendo coltivare con cura. Una delle prime sfide come nuovo direttore sarà proprio quella di preservare e migliorare questo primato, lavorando da subito a nuovi rapporti di collaborazione e progetti di ricerca futuri».
«Oltre all’aspetto della ricerca», ha proseguito Votano, «i laboratori di fisica nucleare intendono aprirsi sempre più al territorio, soprattutto in un momento così difficile per L’Aquila, duramente colpita dal sisma del 6 aprile scorso. Questa città deve continuare a mantenere una funzione di primo piano in campo scientifico e a porsi come punto di riferimento mondiale nella ricerca. Abbiamo già aperto la nostra struttura all’esterno, nel momento dell’emergenza. Continueremo a farlo per dare una risposta all’esigenza di crescita e di collaborazione di cui necessita una comunità scientifica».