Agenti della Stradale accusati di dormire in servizio e di non soccorrere macchina in panne: per otto chiesta l’archiviazione
In totale sono 19 gli agenti finiti sotto accusa. Secondo il sostituto procuratore di Sulmona, i poliziotti avrebbero commesso fatti di entità così lieve da non essere condannabili
SULMONA. Per otto dei diciannove poliziotti della Stradale di Sulmona, in servizio nella sottosezione di Pratola Pelignia, accusati, a vario titolo, per truffa ai danni dello Stato, falso, peculato, furto, omissione d'atti d'ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio, è stata chiesta l’archiviazione del caso.
Più in particolare: secondo l’accusa gli agenti avrebbero abbandonato le postazioni di lavoro, dormito all'interno delle auto durante i turni notturni e si sarebbero intrattenuti in locali commerciali durante l'orario di servizio. A tutto ciò va aggiunta l'ipotesi di utilizzo dell'auto di servizio per fini privati e quelle di omesso rilievo di un sinistro stradale e del soccorso a un veicolo in panne.
Il sostituto procuratore della repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla, ha presentato la richiesta di archiviazione per otto dei diciannove poliziotti della Stradale poiché essi si sarebbero resi responsabili di "fatti di tenue entità" tanto che, a carico degli stessi, "non ci sono ragionevoli previsioni di condanna". La Procura ha chiesto quindi al gip di stralciare la loro posizione, considerata marginale rispetto agli altri undici agenti che sono finiti ieri davanti al gup e rischiano il processo. Palla ora al giudice che dovrà decidere se archiviare o meno il procedimento per gli otto.