Gioco mortale sul web, sequestrati siti web
Dopo il caso del 14enne soffocato da una corda, è stato scoperto che il ragazzo prima di morire aveva visto un video sulle sfide più pericolose. La procura oscura intervenendo sui provider. L’appello dei genitori
MILANO. Scattano i sequestri del gioco mortale che portato alla morte il ragazzo di 14anni di Milano. Il 6 settembre Igor Maj è stato ritrovato impiccato al letto a castello della sua camera.
Inizialmente archiviata come suicidio, la sua storia assume ora contorni diversi a causa della cronologia trovata sul suo cellulare e sul pc. «Poco prima del gesto aveva visto un video in cui si mostravano 5 sfide pericolosissime che fanno i ragazzi su internet - ha raccontato Ramon Maj, il padre, noto climber - C'era anche la sfida dell'auto-soffocamento con le corde. Nel video la buttavano lì come se fosse un gioco». L'ipotesi che prende piede è che sia stato un incidente dopo aver visto quel filmato, che ora la Procura ha deciso di oscurare, assieme a molti altri simili, intervenendo direttamente sui provider, come YouTube. Nel decreto di sequestro d'urgenza, firmato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Letizia Mocciaro, si fa anche riferimento alla possibilità che l'adolescente, già piccolo campione di arrampicata, possa aver tentato il folle gioco per sentire «l'euforia di quando a 7 mila metri di quota ci si trova senza ossigeno».
Il video incriminato è stato pubblicato su YouTube l'11 novembre 2016 ed è stato visto da quasi 900 mila persone. Una voce narrante italiana descrive cinque sfide che vengono affrontate dai ragazzi sull'onda dell'emulazione e della ricerca dello sballo senza sostanze. Le descrive come «pericolosissime» ma intanto ne fornisce i dettagli, parlando anche dello «space monkey» o «choking game» (ribattezzato anche 'blackout'), un'asfissia controllata di pochi secondi a cui segue una botta di euforia al risveglio. «Basta una corda e un sacchetto di plastica e soffocarsi finché non si sviene. Assolutamente pericolosissimo», dice la voce.
Probabilmente Igor ha tentato la stessa cosa ma, una volta svenuto, non è riuscito a riprendersi e il peso del corpo lo ha strangolato. «Sono arrivato mentre lo stavano rianimando, la scena ovviamente sembrava quella di un suicidio ma non poteva essere così - ha raccontato il padre - Non c'erano lettere né i presupposti. Igor era allegro, il giorno prima siamo andati in palestra, non c'erano allarmi. Vogliamo una spiegazione medica, vogliamo che altri capiscano che non è un gioco».
Nel provvedimento dei pm milanesi si legge che «di questa pratica assurda» si era iniziato a parlare a febbraio, quando un altro ragazzo fu trovato in fin di vita a Tivoli (Roma) strangolato dal cavo della sua Playstation, e poi morì. I magistrati per capire «chi vi sia dietro questo macabro gioco» e soprattutto per far sparire dal web quei filmati hanno aperto un fascicolo per istigazione al suicidio e disposto il sequestro «mediante ordine agli Internet service provider» di inibire e rimuovere i video sull'auto-soffocamento.