Il Papa deve “reimparare” a parlare: ecco quali possono essere le cause della perdita della voce

Il Cardinale Fernandez: “Francesco farà sorprese, ma non si dimette”. La condizione medica del Papa, al suo 37/o giorno di ricovero al Policlinico Gemelli per la polmonite bilaterale, "resta stabile, con alcuni piccoli miglioramenti per quanto riguarda l'attività, la motricità, gli scambi gassosi, quindi la respirazione". E' quanto ha riferito ieri sera la Sala stampa vaticana, in assenza comunque di un nuovo bollettino medico dopo quello emesso mercoledì.
ROMA. La secchezza delle mucose dovuta alla prolungata terapia con la somministrazione di ossigeno ad alti flussi e problemi ai muscoli coinvolti nella fonazione: potrebbe esserci questa combinazione di problemi alla base dell'affermazione fatta venerdì dal cardinale Prefetto della Fede, Victor Manuel Fernandez, ossia che "l'ossigeno ad alti flussi secca tutto" e che il Papa dovrà "imparare di nuovo a parlare". Per quanto riguarda la secchezza delle mucose, questa è un problema atteso dopo che un paziente è stato sottoposto alla ventilazione ad alti flussi per un lungo periodo, ha detto all'ANSA Roberto Tarquini, primario di Medicina interna all'ospedale di Empoli e vicepresidente della Società italiana di medicina interna. "L'ossigenazione ad alti flussi è molto utile perché permette di erogare l'ossigeno con un flusso elevato, evitando così di ricorrere alla ventilazione non invasiva", ma nonostante l'aria che viene erogata sia umidificata, l'ossigenazione ad alti flussi può avere "effetti collaterali", ha osservato l'esperto. In particolare il ricorso a questa tecnica di ossigenazione "asciuga le mucose e causa secchezza", soprattutto se questo supporto respiratorio viene adottato per periodi prolungati.
Quando le mucose delle vie respiratorie "sono disidradate è possiile che il paziente abbia difficoltà a parlare a livello delle corde vocali", ha spiegato Tarquini. Parallelamente è possibile che ci siano problemi nei muscoli che controllano la fonazione. "Nei casi di lunghe degenze e di problemi infettivi è possibile che i muscoli della fonazione abbiano subito un danno funzionale" e che per questo motivo debbano "essere riabilitati", ha detto ancora il presidente della Simi. In generale, ha aggiunto, anche "le malattie infettive possono provocare un danno ai muscoli, che hanno bisogno di nutrimento e possono offrire per i danni provocati dalle tossine". Tarquini ha infine osservato che reimparare a parlare non si riferisce alle capacità cognitive, ma alla necessità di "reimparare a utilizzare i muscoli della fonazione ricorrendo a una riabilitazione logopedica". E' "difficile dire quanto tempo sarà necessario per la riabilitazione, è possibile - ha concluso - che questa richieda fra 20 giorni a poco più di un mese, dipende dalla situazione".
Per quanto riguarda l'Angelus di domani, al momento la previsione è che sia ancora in forma scritta, come avvenuto nelle ultime cinque domeniche. Il Papa non ha ricevuto nuove visite, a parte i suoi stretti collaboratori per le pratiche di lavoro, mentre i medici non hanno dato ancora nessuna indicazione temporale sull'uscita dall'ospedale, come pure su un nuovo loro incontro con la stampa. Ancora nessuna decisione della Santa Sede su come si svolgeranno i riti di Pasqua e da chi saranno presieduti, al di là delle ipotesi circolate in questi giorni.