Siete stressati dal tempo, quello che manca sempre o quello che non passa mai? C’è una via d’uscita dalla camicia di forza che ci stringe e fa soffrire. C’è un luogo in Norvegia che ambisce a diventare un nuovo Giardino dell’Eden, liberato dal dominio dei giorni e degli anni. I 300 abitanti dell’isola di Sommarøy, a nord del Circolo polare artico, vogliono mettere al bando gli orologi, perché li considerano inutili. Lassù la maggior parte dei giorni trascorrono sotto il duplice ricatto della luce e del buio perpetui. Gli abitanti di Sommarøy vogliono sottrarsi alla dittatura del tempo. Così, pochi giorni fa, si sono riunti in assemblea e hanno deciso di eliminare gli orologi e la misurazione del tempo. Ma non tutti sono d’accordo. «È un’idea affascinante, ma sono un po’ scettico», ha detto un albergatore. «Potrebbe esser complicato per gli ospiti, per gli orari di check-in e check-out, per gli orari del bar e dei ristoranti». Ma non è solo il rischio di questa confusione babelica a sconsigliare la messa al bando degli orologi. Ci sono anche altre ragioni. Che cosa sarebbe, infatti, la nostra vita senza i ricordi segnati dal ritmo delle ore e dei giorni? E quali sogni potremmo sognare con il futuro soppiantato da un eterno presente? No, forse è meglio bere il miele e il fiele del tempo che passa cercando di addomesticarlo ma senza ingannare noi stessi.
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